martedì 31 ottobre 2017
Un tramonto speciale
Una sorpresa davvero affascinante e mozzafiato ha atteso alle finestre migliaia di italiani i quali, prontamente, non si sono lasciati cogliere impreparati.
Il tardo pomeriggio di domenica è stato infatti caratterizzato da un tramonto magico, capace di incollare gli occhi al cielo di chiunque abbia avuto la fortuna di assistervi.
Da Milano sino a Firenze, da Torino a Venezia, linee mosse ed ondulate hanno caratterizzato lo skyline nostrano che, per qualche minuto, è stato impregnato di sfumature rosa, rosse ed arancioni. Un autentica visione che, ai molti esterrefatti osservatori, ha ricordato più un quadro od una fotografia piuttosto che un cielo. Subito ripreso, fotografato e postato sui maggiori social network, il tramonto è divenuto virale in poche ore, con immagini capaci sin da subito d'emozionare chi lo ha osservato.
In molti si sono domandati la ragione di questo strano fenomeno: secondo gli esperti da attribuirsi ad un incredibile "cocktail" di nuvole, vento forte e luce.
Nonostante i prodigi della tecnologia, la natura nella sua semplice grandiosità riesce ancora ad emozionarci.
Uno spettacolo davvero...unico!
-Scritto da A-
La capacità umana di emulare il peggio
Quello che solo una settimana fa aveva creato clamore e sdegno in Italia e nel resto d'Europa, si è nuovamente ripetuto nel weekend appena conclusosi.
E' risaputo come al peggio non possa esserci mai una fine ma il fondo ora è davvero stato raggiunto. Dopo esser stata impunemente oltraggiata dai tifosi della Lazio, Anna Frank è nuovamente stata oggetto di una stupida e becera ironia.
Alcuni tifosi del Dusseldorf Turn-Und Sportiverein Fortuna 1895, hanno distribuito e diffuso immagini raffiguranti la giovane scrittrice, prematuramente scomparsa a causa dell'olocausto, con la maglia dello Schalke 04. A rendere noto l'ennesimo pessimo comportamento antisemita vi ha pensato il portale Ruhrbarone.de, il quale dopo aver fotografato il fotomontaggio incriminato lo ha reso pubblico.
Antisemita e senza senso il comportamento di un ultrà del Borussia Dortmund, responsabile di aver diffuso l'adesivo sui social network ed in rete.
Sul caso sta ora indagando la polizia tedesca ma, quel che è certo, è che la stupidità e l'arroganza umana non sembrano conoscere limiti di decenza.
Non si toccano i morti, non si scherza su un fenomeno che è costato la vita a milioni di innocenti.
Ora diciamo basta.
-Scritto da A-
L'Europa centrale sotto scacco del maltempo
La natura e la sua forza inarrestabile sembra aver messo nel mirino le diverse popolazioni europee in questi ultimi giorni di fine ottobre.
Se da un lato vi è l'Italia messa sotto scacco dalla furia devastante e dirompente del fuoco causata da una siccità infinita (Il Piemonte sotto una cortina di fumo), dall'altro vi è il centro Europa con paesi quali la Germania, la Polonia e la Repubblica Ceca investiti da forti tempeste.
Secondo quanto riportato dai media locali, sarebbero almeno cinque le persone rimaste uccise a seguito di una tempesta di vento che, con violenza inaudita, si è abbattuta sull'Europa centrale. I forti venti hanno causato disagi soprattutto in Polonia, dove più di duecento persone si sono ritrovate senza energia elettrica. Meglio non è andata alla Repubblica Ceca, dove sono diverse le strade e le linee ferroviarie rese inagibili dalla perturbazione. Anche qui, sono decine le abitazioni rimaste senza elettricità, mentre le autorità locali monitorano ora dopo ora l'evolversi della situazione. Diversi fiumi nel nord del paese hanno raggiunto livelli di guardia massimi.
Colpita, seppur in maniera più blanda, la Germania; qui sono state le alluvioni e le esondazioni a tenere in apprensione la popolazione locale. La situazione più critica la si è avuta ad Amburgo, dove l'acqua ha invaso numerose aree della città tra cui lo storico mercato del pesce, il quartiere di Blankenese e quello di HafenCity.
La situazione nelle scorse ore è andata man mano migliorando anche se l'allerta delle autorità locali ed europee rimane alta.
-Scritto da A-
Troppi farmaci per gli Over 65
Ogni anno cinque milioni di anziani vengono ricoverati per varie patologie e ogni volta che lasciano l'ospedale si ritrovano con nuove prescrizioni di farmaci che si sommano col tempo. Il risultato è un aumento dei medicinali che bisogna prendere ogni giorno. Così nel giro di tre mesi ad un'over 65 su cinque serve un ricovero per l'eccesso di pillole, da cui ne esce con altri farmaci.
Non solo, in due milioni sperimentano ogni anno una reazione avversa da farmaci, con conseguente aumento delle visite mediche e specialistiche. L'allarme è stato dato dagli esperti riuniti per il Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna a Roma. Da questa sede lanciano un'innovativo progetto per tagliare i farmaci inutili in collaborazione con l'istituto Mario Negri, Policlinico di Milano e il Policlinico di Bari. Dai dati di uno studio dell'Istituto Mario Negri viene fuori che grazie all'utilizzo del software INTERcheck, le probabilità di somministrare farmaci potenzialmente inappropriati passa dal 42% al 12 %.
Un'ausilio importante per medici e pazienti perché, inserendo nel sistema i medicinali assunti dai pazienti, indica se vi sia la possibilità di interazione fra questi e segnala le possibili prescrizioni inutili, oltre ad abbattere i costi che si aggirano sui 16 miliardi.
Non solo, in due milioni sperimentano ogni anno una reazione avversa da farmaci, con conseguente aumento delle visite mediche e specialistiche. L'allarme è stato dato dagli esperti riuniti per il Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna a Roma. Da questa sede lanciano un'innovativo progetto per tagliare i farmaci inutili in collaborazione con l'istituto Mario Negri, Policlinico di Milano e il Policlinico di Bari. Dai dati di uno studio dell'Istituto Mario Negri viene fuori che grazie all'utilizzo del software INTERcheck, le probabilità di somministrare farmaci potenzialmente inappropriati passa dal 42% al 12 %.
Un'ausilio importante per medici e pazienti perché, inserendo nel sistema i medicinali assunti dai pazienti, indica se vi sia la possibilità di interazione fra questi e segnala le possibili prescrizioni inutili, oltre ad abbattere i costi che si aggirano sui 16 miliardi.
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10091 Alpignano TO, Italia
Il Piemonte sotto una cortina di fumo
Sono giorni strani questi per i torinesi e più in generale per il Piemonte intero, ostaggio ormai da dieci giorni dalle fiamme che imperversano sulle proprie stupende cime e vallate.
Una calamità la cui portata nonché la sua gravità, sottovalutata dalle autorità regionali nei primi giorni d'emergenza, risulta facilmente evincibile dalle immagini scioccanti che giornalmente la rete ed i social network ci propongono.
Una situazione gravissima accentuata nei giorni scorsi da una coltre di fumo che dalla Val Susa è scesa sino alla città sabauda, inglobandola e costringendo i torinesi a convivere con essa.
Nonostante tutti i mezzi e le risorse umane piemontesi e non siano finalmente impiegati sul territorio, i roghi continuano a divorare boschi e montagne dal Cuneese sino al Canavese. Ancora peggiore la situazione in provincia di Susa e nelle sue valli, dove le forti raffiche di vento hanno riattizzato focolai che dopo giorni di lavori apparivano oramai domi e sotto controllo. Sempre il vento poi ha reso, nel weekend, impossibile l'utilizzo dei mezzi aerei per fronteggiare l'emergenza, giorno dopo giorno sempre più grave.
La rapida progressione delle fiamme ora dopo ora continua ad avanzare verso Susa, inghiottendo e distruggendo interi paesi e frazioni. Sono fino ad ora seicento le persone sfollate in tutta la valle, di cui duecento ospitidi una casa di riposo per anziani. Circolazione impossibilitata nel tratto tra Oulx e Susa dell'autostrada A32 del Frejus.
Continuo e senza sosta il lavoro dei vigili del fuoco, da giorni sul posto per frenare la corsa dei roghi. Otto pompieri sono stati ricoverati nelle scorse ore per intossicazione da fumo ma le loro condizioni non risultano essere critiche.
Preoccupante la situazione in altre aree piemontesi: nel Canavese, dove Sperone risulta essere la località maggiormente colpita, in Val Varaita e in Valle Stura di Demonte nel Cuneese.
Le fiamme non accennano a fermarsi nemmeno nel resto del Nord Italia, dove ora dopo ora il bilancio degli ettari andati in fumo accresce sempre di più.
In Lombardia sono quattro gli incendi ancora da domare, rispettivamente nei comuni di Varese, Tavenario, Forcola e Tremosine. Con questi ultimi si incrementa il dato mostruoso relativo agli ettari di bosco andati in fumo nel 2017: sono infatti ben centoquaranta mila gli ettari andati bruciati, quasi il triplo rispetto all'anno precedente fa sapere la Coldiretti.
La mancata caduta di pioggia al Nord Italia e le previsioni meteorologiche avverse, rendono la paura per ulteriori giorni di "fuoco" ancor maggiore, con il dato relativo ai roghi destinato nostro malgrado ad aumentare con buona pace di ambiente, turismo ed economia.
-Scritto da A-
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lunedì 30 ottobre 2017
NBA
NBA
Regular Season
Atlanta Hawks - Milwaukee Bucks 106-117
Atlanta continua il suo inesorabile declino con la sesta sconfitta su sette partite. Schroder per una volta si carica sulle spalle la squadra, ma i cambi dalla panchina non sono all'altezza. Un sottotono Beli fa registrare solo 9 punti, ma ci sentiamo di giustificare Marco per oggettivi problemi di stanchezza dovuti ai tanti impegni ravvicinati.
Giannis continua il suo cammino da leader incontrastato dei Bucks. Ieri sera per lui sono arrivati 11 rimbalzi e 33 punti. Ben coadiuvato da Middleton (27 punti) e Brogdon (16 punti), aspettando il ritorno di Jabari Parker, i Cervi di Milwaukee possono ben sperare in un'ottimo piazzamento play off.
Indiana Pacers - San Antonio Spurs 97-94
Regular Season
Atlanta Hawks - Milwaukee Bucks 106-117
Atlanta continua il suo inesorabile declino con la sesta sconfitta su sette partite. Schroder per una volta si carica sulle spalle la squadra, ma i cambi dalla panchina non sono all'altezza. Un sottotono Beli fa registrare solo 9 punti, ma ci sentiamo di giustificare Marco per oggettivi problemi di stanchezza dovuti ai tanti impegni ravvicinati.
Giannis continua il suo cammino da leader incontrastato dei Bucks. Ieri sera per lui sono arrivati 11 rimbalzi e 33 punti. Ben coadiuvato da Middleton (27 punti) e Brogdon (16 punti), aspettando il ritorno di Jabari Parker, i Cervi di Milwaukee possono ben sperare in un'ottimo piazzamento play off.
Indiana Pacers - San Antonio Spurs 97-94
Punteggi bassi ma bellissima gara, quella che nella notte è andata in scena ad Indiana. I Pacers rifilano la seconda sconfitta stagionale per la corazzata di Popovich. I mattatori di serata sono gli ex Thunder: Oladipo, ispiratissimo da lontano, e Sabonis, con una solida doppia doppia (12 rimbalzi e 22 punti). Aldridge sempre più punto di riferimento di questi Spurs, anche stasera top scorer di serata con 26 punti. Sotto canestro buono l'apporto di Gasol e Green ma difensivamente troppi errori hanno alla fine costato la vittoria ai San Antonio.
Brooklyn Nets - Denver Nuggets 111-124
Nikola Jokic inizia a scaldarsi e a riprendere da dove aveva finito lo scorso anno, anche se la macchina da assist a cui ci aveva abituato deve ancora essere oliata. Con l'apporto consistente della panchina con Millsap, Chandler, Murray, Harris, Mudiay e Plumlee, tutti oltre i 10 punti per Denver si è fatta facile.
A nulla è servito il buon giro palla di Brooklyn che cade per la quarta volta questa stagione. Aspettiamo di rivedere in canotta nera Carroll e Lin e chissà dove potranno arrivare questi Nets.
Charlotte Hornets - Orlando Magic 120-113
Kemba Walker decide di piazzare dei canestri a campo aperto con una velocità d'azione che, mi sento di dire, abbia soltanto Wall oltre al numero15 degli Hornets.
Per lui alla fine sono 34 e con il solido aiuto di Howard sotto canestro che colleziona 10 rimbalzi e 22 punti, la squadra di sua maestà Jordan batte degli Orlando Magic che si sono rivelati una delle più rosee sorprese di quest'anno. L'ex Spurs Jonathan Simmons ne piazza 27, Fournier, Vucevic e Gordon mantengono sempre alte le statistiche di squadra; per cui i Magic non devono disperare per una sconfitta che pare una semplice deviazione dal buon percorso iniziato questa stagione.
Sacramento Kings - Washington Wizards 83-110
I Kings continuano a perdere e viene da chiedersi se sia un problema di innesti. Eppure la franchigia di Sacramento ha investito tanto quest'estate ma non sembra averne ricavato i frutti per adesso.
I Washington passeggiano sui viola e vincono senza difficoltà con una buona prestazione da parte dei Big Three: Otto Porter (16 punti), Beal (15 punti) e John Wall (19 punti).
Cleveland Cavaliers - New York Knicks 95-114
Cleveland continua a perdere in casa. Questa volta ad uscire da vincenti dalla Quicken Loans Arena sono stati i Knicks di Porzingis. Il gigante lettone mette a referto un'ottima doppia doppia con 12 rimbalzi e condita da 32 punti, nonostante questo non è lui il top scorer di serata, ma la sua guardia, ovvero Hardaway Jr che tocca i 34 punti.
Torna Rose ma LeBron e compagni sembrano sotto tono e sarà meglio che tornino la corazzata dello scorso anno se vogliono ambire al primo posto della Eastern Conference.
Golden State Warriors - Detroit Pistons 107-115
Golden State si deve arrendere ad una delle squadre che sta mostrando il più bel gioco fino ad ora. Un quintetto titolare di tutto rispetto: Drummond sempre più leader, Tobias Harris migliorato in maniera esponenziale, Bradley consacrato a titolare dopo tanta gavetta a Boston e Jackson a tirare le fila del giocattolo. Nei Warriors si salvano i soli Curry, Durant e Klay Thompson, ma il resto della squadra non ha garantito il solito apporto, causando la terza sconfitta per i Campioni NBA in carica.
Scritto da L.
Brooklyn Nets - Denver Nuggets 111-124
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Nikola Jokic)
A nulla è servito il buon giro palla di Brooklyn che cade per la quarta volta questa stagione. Aspettiamo di rivedere in canotta nera Carroll e Lin e chissà dove potranno arrivare questi Nets.
Charlotte Hornets - Orlando Magic 120-113
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Kemba Walker)
Kemba Walker decide di piazzare dei canestri a campo aperto con una velocità d'azione che, mi sento di dire, abbia soltanto Wall oltre al numero15 degli Hornets.
Per lui alla fine sono 34 e con il solido aiuto di Howard sotto canestro che colleziona 10 rimbalzi e 22 punti, la squadra di sua maestà Jordan batte degli Orlando Magic che si sono rivelati una delle più rosee sorprese di quest'anno. L'ex Spurs Jonathan Simmons ne piazza 27, Fournier, Vucevic e Gordon mantengono sempre alte le statistiche di squadra; per cui i Magic non devono disperare per una sconfitta che pare una semplice deviazione dal buon percorso iniziato questa stagione.
Sacramento Kings - Washington Wizards 83-110
I Kings continuano a perdere e viene da chiedersi se sia un problema di innesti. Eppure la franchigia di Sacramento ha investito tanto quest'estate ma non sembra averne ricavato i frutti per adesso.
I Washington passeggiano sui viola e vincono senza difficoltà con una buona prestazione da parte dei Big Three: Otto Porter (16 punti), Beal (15 punti) e John Wall (19 punti).
Cleveland Cavaliers - New York Knicks 95-114
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale New York Knicks)
Torna Rose ma LeBron e compagni sembrano sotto tono e sarà meglio che tornino la corazzata dello scorso anno se vogliono ambire al primo posto della Eastern Conference.
Golden State Warriors - Detroit Pistons 107-115
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Detroit Pistons)
Golden State si deve arrendere ad una delle squadre che sta mostrando il più bel gioco fino ad ora. Un quintetto titolare di tutto rispetto: Drummond sempre più leader, Tobias Harris migliorato in maniera esponenziale, Bradley consacrato a titolare dopo tanta gavetta a Boston e Jackson a tirare le fila del giocattolo. Nei Warriors si salvano i soli Curry, Durant e Klay Thompson, ma il resto della squadra non ha garantito il solito apporto, causando la terza sconfitta per i Campioni NBA in carica.
Scritto da L.
Hamilton vince il titolo
Il Gran Premio del Messico è stato pieno di terrore per la Ferrari: Vettel, pur passando in testa alla prima curva, interpreta male le reazioni avversarie, trovando il contatto con Verstappen ed Hamilton in pochi metri e procurando una foratura al suo rivale.
Per via dell'ennesimo errore di valutazione commesso alla partenza dal ferrarista, il giovane olandese si distanzia sin dall'inizio della corsa trovando una tranquilla vittoria, mentre i due leader della classifica generale provvisoria si sono ritrovati immediatamente ai box, dovendo così inseguire dal fondo. Nonostante Vettel sia riuscito a chiudere la gara quarto è bastato un nono posto ad Hamilton per creare una distanza incolmabile necessaria a mettere le mani sul mondiale con due prove alla fine. Il vantaggio fornito è stato sufficiente a incoronarlo per la quarta volta campione del mondo di Formula 1, dopo il 2008, 2014 e 2015.
La misura nella quale la Red Bull di Verstappen sia stata superiore all'Ermanos Rodrìguez si trova nei venti secondi di Vantaggio su Bottas e sui cinquantaquattro si Raikkonen, che registra la sua seconda gara migliora rispetto al suo compagno in questo 2017. La Ferrari è condannata ad essere seconda e una dei costruttori più sfortunati di tutti i tempi. Non è infatti la prima volta che le rosse raggiungono la vetta per poi lasciarsi sfuggire l'obbiettivo a pochi passi dalla fine.
Fortunatamente la gara è stata spettacolare, sopratutto all'inizio, dove una caotica partenza ha messo tutto in discussione per almeno un'ora: Se Hamilton avesse finito senza punti e Vettel un po' più avanti in classifica l'assegnazione del titolo sarebbe stata decisa in Brasile. I fatti salienti sono: dopo una prima curva con la Ferrari che si trova in testa, Vettel tocca Verstappen ed Hamilton alla seconda, danneggiando l'ala anteriore. Una foratura vede Hamilton indietreggiare spaventosamente e impiegare molto tempo a rientrare in gara. A quasi metà gara senza eventi di spicco si iniziano a vedere degli incontri ravvicinati, come Raikkonen che riprende la posizione su Ocon e guadagna il podio virtuale dopo Verstappen e Bottas. Si può definire una pazzia la lotta di Hamilton con Alonso, ai limiti del regolamento e non senza un contatto che fa saltare qualche pezzo di carbonio, fortunatamente piccoli e trascurabili.
Nonostante tutto Hamilton festeggia il titolo di campione del mondo in una giornata che ricorderà più delle altre perché particolarmente sofferta
Per via dell'ennesimo errore di valutazione commesso alla partenza dal ferrarista, il giovane olandese si distanzia sin dall'inizio della corsa trovando una tranquilla vittoria, mentre i due leader della classifica generale provvisoria si sono ritrovati immediatamente ai box, dovendo così inseguire dal fondo. Nonostante Vettel sia riuscito a chiudere la gara quarto è bastato un nono posto ad Hamilton per creare una distanza incolmabile necessaria a mettere le mani sul mondiale con due prove alla fine. Il vantaggio fornito è stato sufficiente a incoronarlo per la quarta volta campione del mondo di Formula 1, dopo il 2008, 2014 e 2015.
La misura nella quale la Red Bull di Verstappen sia stata superiore all'Ermanos Rodrìguez si trova nei venti secondi di Vantaggio su Bottas e sui cinquantaquattro si Raikkonen, che registra la sua seconda gara migliora rispetto al suo compagno in questo 2017. La Ferrari è condannata ad essere seconda e una dei costruttori più sfortunati di tutti i tempi. Non è infatti la prima volta che le rosse raggiungono la vetta per poi lasciarsi sfuggire l'obbiettivo a pochi passi dalla fine.
Fortunatamente la gara è stata spettacolare, sopratutto all'inizio, dove una caotica partenza ha messo tutto in discussione per almeno un'ora: Se Hamilton avesse finito senza punti e Vettel un po' più avanti in classifica l'assegnazione del titolo sarebbe stata decisa in Brasile. I fatti salienti sono: dopo una prima curva con la Ferrari che si trova in testa, Vettel tocca Verstappen ed Hamilton alla seconda, danneggiando l'ala anteriore. Una foratura vede Hamilton indietreggiare spaventosamente e impiegare molto tempo a rientrare in gara. A quasi metà gara senza eventi di spicco si iniziano a vedere degli incontri ravvicinati, come Raikkonen che riprende la posizione su Ocon e guadagna il podio virtuale dopo Verstappen e Bottas. Si può definire una pazzia la lotta di Hamilton con Alonso, ai limiti del regolamento e non senza un contatto che fa saltare qualche pezzo di carbonio, fortunatamente piccoli e trascurabili.
Nonostante tutto Hamilton festeggia il titolo di campione del mondo in una giornata che ricorderà più delle altre perché particolarmente sofferta
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10091 Alpignano TO, Italia
Motomondiale
Motomondiale
GP Malesia Sepang
Moto GP
Ecco che, quando tutti si aspettano la vittoria anticipata di Marquez, Dovizioso decide di farci ricredere ancora una volta! Desmo Dovi c'è, vince per la sesta volta quest'anno, vuol dire un terzo dei gran premi totali. Solo un super Marquez poteva essere davanti ad un Andrea con questi numeri.
Ora i punti di distanza dallo spagnolo sono 21, manca una gara. Sinceramente è davvero difficile credere che l'impresa si possa fare ma noi siamo qua per essere smentiti. Forza Andrea!!!
GP Malesia Sepang
Moto GP
Ecco che, quando tutti si aspettano la vittoria anticipata di Marquez, Dovizioso decide di farci ricredere ancora una volta! Desmo Dovi c'è, vince per la sesta volta quest'anno, vuol dire un terzo dei gran premi totali. Solo un super Marquez poteva essere davanti ad un Andrea con questi numeri.
Ora i punti di distanza dallo spagnolo sono 21, manca una gara. Sinceramente è davvero difficile credere che l'impresa si possa fare ma noi siamo qua per essere smentiti. Forza Andrea!!!
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Sky Sports MotoGP)
Oltre a celebrare il nostro connazionale, celebriamo anche la scuderia romagnola della Ducati che quest'anno ha fatto un lavoro eccezionale. I complimenti vanno fatti a partire da Dall'Igna fino ad arrivare all'ultimo dei meccanici, davvero. Finalmente la rossa sembra esser tornata ai livelli di quando la guidava un certo Casey Stoner.
Col secondo posto di Lorenzo è la prima volta che la Ducati centra la doppietta quest'anno e mai come ieri con tanto merito.
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Sky Sports MotoGP)
Terzo si conferma la sorpresa di questa stagione a tutti gli effetti, ovvero il francese Zarcò che mi sento di sponsorizzare affinchè qualche ufficiale pensi anche ad una sua candidatura per la prossima stagione. Quarto, appena fuori dal podio, arriva proprio Marc Marquez che dopo aver lottato con Dovizioso si è dovuto arrendere agli attacchi dell'italiano e non riuscendo a tenere il passo dei primi tre, non ha voluto rischiare, portando a casa un quarto posto che gli garantisce un buon margine a fronte dell'ultima gara.
Male le Yamaha ufficiali con Valentino non ancora al 100% e un Vinales che sembra aver perso il feeling con la moto che lo avevano contraddistinto nelle primissime gare del mondiale. Ottimo sesto posto per Petrucci.
Detto questo non ci resta che darci appuntamento al 12 novembre in terra Catalana. Dove l'epopea dello scontro Marquez- Dovizioso troverà finalmente il suo esito.
Noi ovviamente speriamo che vinca il Dovi, ma sinceramente auguriamo ad entrambi di gareggiare col coltello tra i denti e di farci divertire per chiudere al meglio quello che forse è stato uno dei mondiali più divertenti degli ultimi anni.
Moto 2
Franco Morbidelli è campione del mondo! Il pilota del team Estrella Galicia 0,0 Marc VDS è ufficialmente entrato di diritto e con merito nell'Olimpo dei piloti iridati.
Il Morbido diviene campione ancora prima di scendere in pista, grazie al forfait dello svizzero Luthi che non è riuscito a riprendersi dalla brutta caduta del giorno precedente durante le qualifiche.
Ecco che Franco può scendere in pista col cuore più leggero e con la consapevolezza che una volta arrivato al traguardo l'obbiettivo tanto agognato sarà realtà.
Vince Oliveira, seguito dall'altra Ktm di Binder ma la scena è tutta per il terzo classificato che nonostante il terzo posto può festeggiare un mondiale vinto da protagonista.
Complimenti doverosi per Bagnaia e Pasini che chiudono quarto e quinto.
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Sky Sports MotoGP)
Ora Franco dovrà concentrarsi per la prossima avventura che lo attende... la Moto GP! Dove c'è già una Honda RC 213V che lo aspetta e un compagno di squadra con cui si è giocato il titolo fino all'ultimo. Proprio così il prossimo anno Luthi e Morbidelli saranno compagni di scuderia e affronteranno i grandi del motociclismo mondiale, cercando di aggiungere i loro nomi.
La nostra standing ovation continuerà fino al prossimo anno. Grazie ancora Franco per aver messo il tricolore al vertice in una classe che non ci vedeva trionfare dal 2008 con il nostro compianto Simoncelli.
Moto 3
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Sky Sports MotoGP)
La solita bagarre che contraddistingue la Moto 3 vede il campione del mondo Joan Mir conquistare la pole position e la vittoria. Lo spagnolo ha dovuto vedersela con il connazionale Martin che era stato in testa fino a dieci giri dalla fine e il nostro Enea Bastianini.
Male gli altri italiani con Migno e Fenati al di sotto delle loro possibilità che arrivano solamente sesto e settimo. Male Di Giannantonio nono, ancora peggio Pagliani 15esimo e Bezzecchi 19esimo ma nonostante questo sono giovani e nei prossimi anni avranno modo di rifarsi sicuramente.
Ancora complimenti a Mir che con questa vittoria va a quota dieci ed eguaglia Marc Marquez e Fausto Gresini, scrivendo una nuova pagina nel libro dei record della Moto 3.
Scritto da L.
Joshua vs Takam
Boxe
Anthony Joshua vs Carlos Takam
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Anthony Joshua)
Ecco a voi la ventesima meraviglia del figliol prodigo, nativo di Watford, Anthony Joshua. Questa volta, dopo aver riempito il Wembley Stadium per il super match vinto per k.o. (strano!) contro Klitschko, decide che il teatro del suo ennesimo successo sarà il Millenium Stadium di Cardiff.
Con una cornice di pubblico di 78000 persone i due boxeaurs si contenderanno il titolo mondiale di pesi massimi.
I CONTENDENTI
Da un lato il favorito idolo di casa Joshua che arriva col record di 19 vittorie su 19 incontri con 19 k.o. Sì, avete letto bene il giovanissimo Anthony (1994) le ha vinte tutte per knock out e oltre all'Oro delle Olimpiadi di Londra 2012 è il campione mondiale in carica dei pesi massimi, detenendo le cinture IBF, WBA e IBO.
Lo sfidante il franco camerunese Carlos Takam arriva a Cardiff da netto sfavorito ma con un gran bagaglio di incontri alle spalle, di tutto rispetto. Con 35 vittorie su 40 incontri ufficiali, condite da 27 k.o.
Un degno contendente, che non disdegnerà l'incontro dandola vinta troppo facilmente al campioncino AJ.
L'INCONTRO
Nei primi tre round Joshua prende il centro del ring e studia l'avversario senza premere sulle marce alte ma portando a casa punti importanti, grazie alla sua maggiore velocità e la forza dei suoi dritti che penetrano come burro la guardia avversaria. Nel quarto round Takam viene atterrato ma si rialza, dimostrando di avere gran carattere e una resistenza lodevole nell'incassare i pugni del gigante inglese. Nonostante l'evidente ferita sul sopracciglio destro il francese si riprende e tra il sesto e il settimo round manda a segno dei buoni colpi con dei ripetuti destro-sinistro che vanno a bersaglio.
Joshua non si scompone e come un muro restituisce le bomboniere con un prepotente gancio sinistro che continua a mirare la ferita avversaria. Vere e proprie sassate sul corpo e il volto del pugile in pantaloncini neri che è visibilmente provato.
Al decimo round arriva il k.o tecnico per decisione arbitrale, dopo un montante destro che ha fatto indietreggiare fino alle corde Takam, che deluso prova a convincere il direttore di gara di essere ancora in grado di lottare.
Noi siamo d'accordo con la decisione perchè in primis va tutelata la salute del pugile e oggettivamente a Takam sarebbe servito un miracolo per cercare di portare a casa la vittoria, visto che anche ai punti Joshua era nettamente in vantaggio.
LA CELEBRAZIONE
AJ si gode l'ennesimo successo, aggiungendo un'altra vittoria e un'altro knock out al suo palmares che alla voce sconfitte recita ancora un sorprendente zero.
Neanche il tempo di festeggiare la vittoria che lo consacra come uno dei migliori pugili viventi che già ci si prepara ad un'altro sempre più probabile big event con in palio il titolo di pesi massimi.
Questa volta lo sfidante quasi certamente sarà Deontay Wilder.
Lo statunitense, come Joshua, vanta solo vittorie e una percentuale di k.o. leggermente inferiore con 37 knock out su 38 incontri. Aggiungeteci che detiene il titolo di campione WBC dal 2015 e capirete al volo che la sfida, che si programmerà per il 2018, sarà dal divertimento garantito.
Scritto da L.
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Calcio Internazionale
Calcio Internazionale
Premier League
Il big match vede fronteggiarsi il Manchester United di Mourinho e il Tottenham di Pochettino. Il vincitore verrà eletto come vero contendente dei Citizens per il titolo. Arriverà nel finale il meritato vantaggio dei Red Devils con Martial che riesce a concretizzare una delle tante occasioni create e a superare un fenomenale Lloris che fino a quel momento sembrava insuperabile.
Il City risponde con una vittoria sudata contro il West Bromwich Albion, dopo il vantaggio firmato da Sanè, arriva il pareggio di Rodriguez con un morbido tocco sotto. Fernandinho da lontano e Sterling chiudendo un triangolo portano il Manchester ancora avanti, ma nel finale si addormenta nuovamente subendo nei minuti di recupero il goal di Philips. Guardiola tira un sospiro di sollievo ma questi cali di concentrazione sono un monito per partite future contro avversari più ostici.
L'Arsenal soffre ma vince con un propositivo Kolasinac e un bel goal del gallese Ramsey. Quinta vittoria consecutiva per i Gunners che cercano di riprendersi dopo un inizio di stagione decisamente sottotono.
Sfida delicata in fondo alla classifica per il Leicester che vince in casa con l'aiuto del bomber operaio Vardy e un goal del giovanissimo talento Gray che affossano l'Everton. I Blu di Liverpool nonostante l'esonero di Koeman non sembrano aver ancora trovato un'equilibrio.
Liverpool a valanga sul neo promosso Huddersfield. Sturridge torna al goal dopo quasi un anno, Firmino continua a segnare e Wijnaldum sfonda la rete, mandando al bar tutta la difesa, sotto la Cop.
Al Chelsea basta un goal sul campo dell'ostico Bournemouth. Tra Conte e Abramovich continuano i dissapori ma Hazard mette d'accordo tutti e prende le vesti di pacere.
Per concludere il Watford perde di nuovo, questa volta contro lo Stoke, mentre il Palace e il West Ham danno spettacolo in un pirotecnico pareggio per 2 a 2.
Partita molto più insapore quella tra Brighton e Southampton che vede portare a casa un buon punto per i neo promossi e due persi per i Saints. Stasera chiude la decima giornata di Premier il Burnley contro il Newcastle di Benitez.
Liga BBVA
Il Barca continua a vincere ma questa volta con evidenti difficoltà al San Mames contro un Athletic Bilbao mai domo e che portava il pressing molto alto, costringendo i catalani a liberarsi in fretta del pallone. Ma i blaugrana hanno un Messi in più e chiudono la pratica negli ultimi minuti con Paulinho, mentre gli andalusi si erano riversati in avanti per cercare il goal del pareggio.
Il Valencia si conferma la vera novità di questa Liga con un Zaza che è in formato Nazionale, segnando il suo nono goal nelle ultime dieci partite. Sul campo dell'Alaves oltre all'ex Juventino si aggiunge il capitano Rodrigo che dona ai suoi i tre punti, permettendo ai pipistrelli di rimanere secondi in classifica a -4 dal Barcellona.
L'Atletico Madrid pareggia una gara che sembrava vinta col goal di Correa, ma nel finale l'ex rossonero Carlos Bacca silenzia il Wanda Metropolitano e regala il pareggio al Villareal.
La vera sorpresa è il risultato che ha fatto strappare milioni di schedine in tutto il mondo. Stiamo parlando della neo promossa Girona che ha sconfitto i campioni d'Europa in carica del Real Madrid. I catalani, spinti da uno stadio gremito, hanno ribaltato il risultato. Rispondendo al goal di Isco con l'eterno uruguaiano Stuani e l'idolo di casa Portu (sebbene il suo goal sia nettamente in fuorigioco). Sta di fatto che ora la vetta dista dai blancos ben otto punti e due posizioni.
Il Siviglia, il Malaga e il Getafe fanno valere il fattore campo e vincono tutte con lo stesso risultato per 2 a 1 contro rispettivamente il Leganes, il Celta Vigo e la Real Sociedad.
Pareggio dal punteggio alto in ottica salvezza tra l'Eibar e il Levante che non accontenta nessuna delle due.
A chiudere questa giornata di calcio spagnolo ci penseranno oggi l'Espanyol contro il Betis e il Las Palmas contro il Deportivo.
Bundesliga
In Bundesliga il Bayern ha ripreso ad essere lo schiacciasassi di sempre. Questa volta sulla sua strada si è imbattuto il Lipsia, che tanto bene aveva fatto l'anno scorso. Ecco che ai bavaresi basta un tempo per sbarazzarsene coi goal di James e di Lewandowski, da sottolineare il fatto che il RD ha giocato in dieci praticamente tutta la partita, vista l'espulsione di Orban nei primissimi minuti di gara.
Il Dortmund si mostra ancora scosso dalla notizia del mancato rinnovo di Reus e perde sul campo dell'Hannover, soprattutto per la grande prestazione di Bebou che con una doppietta affossa i gialloneri del Borussia.
Belle e larghe vittorie per l'Augsburg in casa del Werder Brema e per lo Stoccarda contro un non pervenuto Friburgo. Il Leverkusen si gode il fattore B con i goal dell'ex talentino del Genk Bailey e del capitano Bender che atterrano il Colonia nonostante fossero andati in vantaggio gli avversari con Guirassy; stesso risultato per l'Hertha che mette in cassaforte tre punti fondamentali in chiave salvezza contro l'Amburgo.
Lo Schalke si fa recuperare la rete di Bentaleb nei minuti finali dal Wolfsburg, che grazie al goal del belga, ex Liverpool, Origi riesce a conquistare un buon punto a Gelsenkirchen.
Il Gladbach vince un match divertente e pieno di goal contro un Hoffenheim che sembra aver perso lo smalto di inizio stagione. Il fratellino di Hazard, Ginter e Vestergaard decidono il match e permettono al Borussia di rimanere quinto a parimerito con lo Schalke a soli due punti dalla zona Champions.
La sfida di metà classifica vede pareggiare per 1 a 1 il Mainz e l'Eintracht.
Ligue 1
Il Lione si conferma la terza forza della Ligue 1 con un netto 2 a 0 contro il Metz, grazie alla doppietta del capitano Fekir. Il Paris non sembra volersi fermare e venerdì schianta il Nizza di Balotelli al Parco dei Principi con due goal del Matador Cavani e con l'involontaria autorete di Dante.
Il Monaco mantiene il passo della prima grazie alla serpentina fenomenale di Lemar e al goal dell'ex laziale Keita che permettono alla squadra del principato di vincere agilmente contro il Bordeaux.
Sorprendente sconfitta per il Nantes di Ranieri che perde contro un modesto ma non irresistibile Digione. Di misura arrivano le vittorie fuori casa del Marsiglia e del Rennes, rispettivamente contro il Lille e il Montpellier.
L'impronosticabile Caen continua il suo ottimo campionato e vince anche contro il Troyes, grazie a il fenomeno di casa Rodelin. Pareggio incolore e a reti inviolate tra Tolosa e St Etienne, mentre molti goal ma stesso esito tra Strasburgo e Angers.
Infine l'Amiens riesce a pareggiare contro il Guingamp, ma non ad uscire dai bassifondi della classifica.
Scritto da L.
Premier League
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Manchester United)
Il City risponde con una vittoria sudata contro il West Bromwich Albion, dopo il vantaggio firmato da Sanè, arriva il pareggio di Rodriguez con un morbido tocco sotto. Fernandinho da lontano e Sterling chiudendo un triangolo portano il Manchester ancora avanti, ma nel finale si addormenta nuovamente subendo nei minuti di recupero il goal di Philips. Guardiola tira un sospiro di sollievo ma questi cali di concentrazione sono un monito per partite future contro avversari più ostici.
L'Arsenal soffre ma vince con un propositivo Kolasinac e un bel goal del gallese Ramsey. Quinta vittoria consecutiva per i Gunners che cercano di riprendersi dopo un inizio di stagione decisamente sottotono.
Sfida delicata in fondo alla classifica per il Leicester che vince in casa con l'aiuto del bomber operaio Vardy e un goal del giovanissimo talento Gray che affossano l'Everton. I Blu di Liverpool nonostante l'esonero di Koeman non sembrano aver ancora trovato un'equilibrio.
Liverpool a valanga sul neo promosso Huddersfield. Sturridge torna al goal dopo quasi un anno, Firmino continua a segnare e Wijnaldum sfonda la rete, mandando al bar tutta la difesa, sotto la Cop.
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Chelsea Football Club)
Al Chelsea basta un goal sul campo dell'ostico Bournemouth. Tra Conte e Abramovich continuano i dissapori ma Hazard mette d'accordo tutti e prende le vesti di pacere.
Per concludere il Watford perde di nuovo, questa volta contro lo Stoke, mentre il Palace e il West Ham danno spettacolo in un pirotecnico pareggio per 2 a 2.
Partita molto più insapore quella tra Brighton e Southampton che vede portare a casa un buon punto per i neo promossi e due persi per i Saints. Stasera chiude la decima giornata di Premier il Burnley contro il Newcastle di Benitez.
Liga BBVA
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Valencia CF)
Il Valencia si conferma la vera novità di questa Liga con un Zaza che è in formato Nazionale, segnando il suo nono goal nelle ultime dieci partite. Sul campo dell'Alaves oltre all'ex Juventino si aggiunge il capitano Rodrigo che dona ai suoi i tre punti, permettendo ai pipistrelli di rimanere secondi in classifica a -4 dal Barcellona.
L'Atletico Madrid pareggia una gara che sembrava vinta col goal di Correa, ma nel finale l'ex rossonero Carlos Bacca silenzia il Wanda Metropolitano e regala il pareggio al Villareal.
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Girona FC)
La vera sorpresa è il risultato che ha fatto strappare milioni di schedine in tutto il mondo. Stiamo parlando della neo promossa Girona che ha sconfitto i campioni d'Europa in carica del Real Madrid. I catalani, spinti da uno stadio gremito, hanno ribaltato il risultato. Rispondendo al goal di Isco con l'eterno uruguaiano Stuani e l'idolo di casa Portu (sebbene il suo goal sia nettamente in fuorigioco). Sta di fatto che ora la vetta dista dai blancos ben otto punti e due posizioni.
Il Siviglia, il Malaga e il Getafe fanno valere il fattore campo e vincono tutte con lo stesso risultato per 2 a 1 contro rispettivamente il Leganes, il Celta Vigo e la Real Sociedad.
Pareggio dal punteggio alto in ottica salvezza tra l'Eibar e il Levante che non accontenta nessuna delle due.
A chiudere questa giornata di calcio spagnolo ci penseranno oggi l'Espanyol contro il Betis e il Las Palmas contro il Deportivo.
Bundesliga
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Bundesliga Official)
Il Dortmund si mostra ancora scosso dalla notizia del mancato rinnovo di Reus e perde sul campo dell'Hannover, soprattutto per la grande prestazione di Bebou che con una doppietta affossa i gialloneri del Borussia.
Belle e larghe vittorie per l'Augsburg in casa del Werder Brema e per lo Stoccarda contro un non pervenuto Friburgo. Il Leverkusen si gode il fattore B con i goal dell'ex talentino del Genk Bailey e del capitano Bender che atterrano il Colonia nonostante fossero andati in vantaggio gli avversari con Guirassy; stesso risultato per l'Hertha che mette in cassaforte tre punti fondamentali in chiave salvezza contro l'Amburgo.
Lo Schalke si fa recuperare la rete di Bentaleb nei minuti finali dal Wolfsburg, che grazie al goal del belga, ex Liverpool, Origi riesce a conquistare un buon punto a Gelsenkirchen.
Il Gladbach vince un match divertente e pieno di goal contro un Hoffenheim che sembra aver perso lo smalto di inizio stagione. Il fratellino di Hazard, Ginter e Vestergaard decidono il match e permettono al Borussia di rimanere quinto a parimerito con lo Schalke a soli due punti dalla zona Champions.
La sfida di metà classifica vede pareggiare per 1 a 1 il Mainz e l'Eintracht.
Ligue 1
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Ligue 1 Conforama)
Il Monaco mantiene il passo della prima grazie alla serpentina fenomenale di Lemar e al goal dell'ex laziale Keita che permettono alla squadra del principato di vincere agilmente contro il Bordeaux.
Sorprendente sconfitta per il Nantes di Ranieri che perde contro un modesto ma non irresistibile Digione. Di misura arrivano le vittorie fuori casa del Marsiglia e del Rennes, rispettivamente contro il Lille e il Montpellier.
L'impronosticabile Caen continua il suo ottimo campionato e vince anche contro il Troyes, grazie a il fenomeno di casa Rodelin. Pareggio incolore e a reti inviolate tra Tolosa e St Etienne, mentre molti goal ma stesso esito tra Strasburgo e Angers.
Infine l'Amiens riesce a pareggiare contro il Guingamp, ma non ad uscire dai bassifondi della classifica.
Scritto da L.
Serie A: 11esima giornata
Serie A
Riassunto 11esima giornata di campionato
Si apre la undicesima giornata di campionato nostrano con la Juventus che ritrova nel Pipita il giusto talismano per sfatare San Siro. Un goal per tempo di Higuain permettono ai bianconeri di mettere aria sul collo ai partenopei. Ora Montella è di fronte a delle gare cruciali che decideranno il suo futuro sulla panchina del Milan, prima con l'AEK di Atene in Europa League e poi col Sassuolo fuori casa in campionato. Mirabelli e Fassone confermano la pieno fiducia da parte della società all'allenatore napoletano, ma in realtà si stanno già guardando attorno e, secondo indiscrezioni interne, il nome che si fa sempre più insistente è quello di Walter Mazzarri.
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Juventus)
La Roma nell'anticipo serale di sabato sbriga la pratica Bologna col minimo sforzo e il massimo risultato. Basta una magia del faraone El Shaarawy che colpisce di prima col sinistro su calcio d'angolo e insacca nel sette, dove Da Costa non può farci nulla. Buona prestazione delle giovani ali bolognesi Verdi e Di Francesco, ma la difesa romana si conferma la migliore del campionato e anche questa volta mantiene la propria porta inviolata.
All'ora di pranzo la Lazio si mangia in un sol boccone il Benevento che non ne vuole sapere di fare i primi punti del suo campionato, facendo registrare il peggior inizio di stagione da sempre nella storia della Serie A. Immobile continua col suo stato di forma di grazia e dopo aver segnato il suo 14esimo sigillo, si trasforma in assistman per Marusic e Bastos. Questo Ciro serve alla Nazionale come pochi altri. Per concludere la giornata idilliaca laziale mancava solo, dopo il goal del capitano Parolo, la prima rete in maglia celeste di Nani che subentrando dalla panchina ha messo la parola fine ad un match che non aveva più nulla da dire.
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale U.C. Sampdoria)
Nel pomeriggio domenicale arrivano le goleade della Sampdoria di Giampaolo e del Napoli di Sarri, che stacca nuovamente le inseguitrici.
La Samp si rivela la vera rivelazione di questo inizio di campionato e si sbarazza della compagine Chievo Verona. Il mattatore e protagonista indiscusso è stato Torreira, centrocampista dal futuro certo e roseo, vista anche la lunga lista di pretendenti che stanno bussando alla porta di Ferrero per il giovane uruguaiano.
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale SSC Napoli)
Il Napoli affossa sempre più il Sassuolo di Bucchi con i suoi soliti fenomeni. Al festival del goal manca solo Insigne. Gli altri due del tridente delle meraviglie segnano e fanno divertire un San Paolo gremito che applaude il gioco corale degli azzurri. Continua la loro cavalcata verso uno Scudetto che manca dal 1990.
Punti salvezza targati Spal e Crotone; se a Ferrara ce lo si poteva aspettare, in Calabria contro la Fiorentina era davvero difficile da pronosticare un risultato a favore dei ragazzi di Nicola. La luce dei viola si è spenta per pochi minuti, ma quanto basta per subire due goal. Al 17' arriva il primo centro in A per Budimir e un minuto più tardi ecco il goal di Trotta, giovane che si sta sempre più confermando in questi anni. A nulla è servito il terzo goal consecutivo dell'ex Toro Benassi, i gigliati continuano il loro campionato altalenante e di rodaggio, con l'auspicio di tornare nella parte destra della classifica il prima possibile.
Sfida salvezza tra Spal e Genoa che regala tre punti ai ferraresi, grazie al goal del capitano Antenucci che vuole far continuare a sognare la sua Spal anche il prossimo anno nella massima serie calcistica italiana. La panchina di Juric salta, ora il Genoa è chiamato ad una risposta di carattere, per cercare di togliersi dalle sabbie mobili del fondo classifica dove si sta a mano a mano inabissando.
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale SPAL)
Per concludere il pomeriggio di calcio italiano, vi è la divertentissima partita tra Udinese e Atalanta che permette a Gigi Delneri di tirare un sospiro di sollievo. La Dea sbaglia un rigore nel secondo tempo con Cristante che poteva regalare un punto importante in chiave classifica. Ah tenete d'occhio questo giovane dai capelli biondi: Barak, un centrocampista avanzato col vizio del goal.
Prima del match del monday night che vedrà fronteggiarsi l'Inter di Spalletti contro il non temibilissimo Hellas Verona di Pecchia, deve chiudere la domenica il posticipo serale con cui si gioca la panchina Sinisa Mihajlovic. Per fortuna del serbo arrivano i tanto agognati tre punti, grazie alla rimonta dei suoi che di carattere hanno ribaltato un match che si era decisamente messo male col goal in contropiede di Barella. Al giovane talentino sardo hanno risposto Iago Falque e Obi. Oltre a questo per Sinisa e la Nazionale c'è un'altra notizia lieta ovvero il ritorno in campo del "Gallo" Belotti.
Milan - Juventus 0-2 (Higuain 23', 63')
Roma - Bologna 1-0 (El Shaarawy 33')
Benevento - Lazio 1-5 (Lazaar 55'; Bastos 4', Immobile 13', Marusic 24', Parolo 76', Nani 86')
Crotone - Fiorentina 2-1 (Budimir 17', Trotta 18'; Benassi 44')
Napoli - Sassuolo 3-1 (Allan 22', Callejon 44', Mertens 54'; Falcinelli 41')
Sampdoria - Chievo Verona 4-1 (Linetty 20', Torreira 26', 84', Duvan Zapata 44'; Cacciatore 24')
Spal - Genoa 1-0 (Antenucci 56')
Udinese - Atalanta 2-1 (De Paul 46' rig., Barak 68'; Kurtic 29')
Torino - Cagliari 2-1 (Iago Falque 40', Obi 66'; Barella 30')
Hellas Verona - Inter stasera alle 20:45
Classifica
1 Napoli 31 punti
2 Juventus 28 punti
3 Lazio 28 punti
4 Inter* 26 punti
5 Roma* 24 punti
6 Sampdoria* 20 punti
7 Fiorentina 16 punti
8 Milan 16 punti
9 Torino 16 punti
10 Atalanta 15 punti
11 Chievo 14 punti
12 Bologna 14 punti
13 Udinese 12 punti
14 Cagliari 9 punti
15 Crotone 9 punti
16 Spal 8 punti
17 Sassuolo 8 punti
18 Hellas* 6 punti
19 Genoa 6 punti
20 Benevento 0 punti
* le squadre con una partita in meno.
Scritto da L.
venerdì 27 ottobre 2017
Urusei Yatsura - Lamù
Trama: La storia narra di un gruppo di liceali della città di Tomobiki. Un giorno gli alieni invadono la Terra per conquistarla, offrendo però una possibilità di salvezza: se un essere umano scelto a caso riuscirà a toccare le corna di Lamù entro dieci giorni la terra sarà salva. La scelta ricade su Ataru Moroboshi, che, interessato ad "afferrare" la bella ragazza, accetta. Durante la competizione la ragazza sorprende tutti con la capacità di volare, mandando così all'aria i numerosi tentativi di Ataru per afferrarla. All'ottavo giorno riesce a rubarle il reggiseno. La sua ragazza, Shinobu Miyake, per dargli coraggio gli dice che, in caso di vittoria, lo sposerà. Motivato dalla promessa della ragazza, al decimo giorno, utilizzando il reggiseno come esca, riesce ad afferrare le fatidiche corna. Per la vittoria Ataru dice che ora si può sposare, ma Lamù la scambia per una proposta di matrimonio, supportata dai vari giornalisti. Infuriata, Shinobu abbandona il ragazzo tra le braccia di Lamù, che decide di accettare la proposta.
Genere: Demenziale, Fantascienza.
Anno: 1981 - 1986
Recensione: Leggendo l'anno di pubblicazione viene da chiedersi "vale la pena di leggere il manga o guardare un anime così vecchio? La risposta è si! Come tutte le serie di Rumiko Takahashi è una serie piuttosto longeva, ben 218 episodi, nei quali si possono vedere situazioni, eventi e personaggi di pura ilarità, che sfociano al limite dell'assurdo. Uno dei punti forti della serie è la bellissima protagonista, Lamù, che fin dalla sua prima apparizione è diventata una delle icone più amate dell'animazione giapponese. Il primo episodio inizia e finisce con l'invasione degli alieni e il fidanzamento, involontario, di Ataru con Lamù. Intuendone l'indole da playboy la ragazza gli mostra cosa gli accadrà se tenterà di tradirla: lo fulminerà con le scariche elettriche che lei produce. Questa reazione nei confronti di Ataru sarà solo la prima di una lunga serie, tanto che Ataru finirà per trattarla male e odiarla, ma allo stesso tempo ad amarla. Infatti, in rare occasioni, si rivela essere davvero innamorato della bella aliena, che per questo gli resterà sempre accanto fiduciosa dei sentimenti che lui prova per lei. Tra i difensori di Lamù ci sono i suoi fan, che hanno un debole per lei e odiano Ataru. Fra loro si ha Shutaro Mendo, ricco e galante erede. Assumendo un atteggiamento galante e col suo bell'aspetto, Mendo fatica a credere che Lamù sia davvero interessata ad Ataru, sviluppandone un'antipatia ricambiata. I vari siparietti dei loro scontri sono presenti in quasi, se non tutti, gli episodi, e sono scatenati da un qualunque pretesto.
Scritto da M.
Etichette:
Anime,
Demenziale,
Fantascienza,
Lamù,
Manga,
Recensione,
Rumiko,
Takahashi
Ubicazione:
10091 Alpignano TO, Italia
giovedì 26 ottobre 2017
Thor Ragnarok
Chris Hemsworth nei panni di Thor
(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.comingsoon.it)
Trama: il terzo capitolo del Dio del Tuono figlio di Odino comincia con il nostro eroe intrappolato dal demone Surtur che lo minaccia di realizzare la profezia di Ragnarok, dove lui diviene la causa della rovina e distruzione di Asgard. Sconfitto senza troppa fatica, torna a casa per parlare col padre delle minacce che continuano a incombere sui Nove Regni.
Una volta arrivato ci mette poco a capire che il fratello Loki ha preso le sembianze di Odino, godendone i privilegi e regnando incontrastato. Lo costringe a portarlo al cospetto del padre sulla Terra, dove lo aveva abbandonato per mezzo di una magia, e una volta riunitisi a lui, grazie all'aiuto dello stravagante Dottor Strange, viene a scoprire che presto arriverà la fine per Asgard con il ritorno di sua sorella, Hela, la dea della Morte.
Hela è la primogenita di Odino e per cui la legittima erede al trono, ma la sua bramosia aveva spinto il padre ad esiliarla anche perchè proprio da Asgard traeva maggior potere.
Odino una volta trapassato, lascia la spinosa diatriba familiare ai tre figli e Hela riesce facilmente a sbarazzarsi di Loki e Thor, distruggendo il martello di quest'ultimo.
Relegati a Sakaar, il membro degli Avengers viene catturato da Valchiria e portato in dono al dittatore del pianeta, il Gran Maestro, che si diverte ad intrattenere il suo popolo con combattimenti all'interno di una gigantesca arena.
Thor si troverà a dover fronteggiare il campione del Gran Maestro che si rivelerà essere una vecchia conoscenza. Un'amico verde che potrà aiutarlo nella fuga da questo stravagante pianeta e nella riconquista del suo popolo.
Ideatore e Regia: la regia è stata affidata al giovane neozelandese Taika Waititi, mentre ovviamente il soggetto è ripreso dai fumetti di Stan Lee, Larry Lieber e Jack Kirby.
Mark Ruffalo alias Hulk
(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.comingsoon.it)
Genere: azione, fantasy, fantascienza e avventura.
L'attrice premio Oscar Cate Blanchett nelle vesti di Hela
(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.comingsoon.it)
Commento: un film meno introspettivo rispetto agli altri due della trilogia. Una linea più comica e lineare che sembra aver centrato l'obbiettivo, ovvero arrivare al pubblico.
La risata è contagiosa e spontanea ma sorge sempre spontanea una mia piccola riflessione.
Non sono d'accordo con l'idea che il tratto distintivo dell'eroe debba essere per forza quello del brillante sarcastico con la battuta sempre pronta.
Diverte ma dopo un po' diventa ridondante.
Ottima interpretazione di Cate Blanchett nel ruolo dell''antagonista Hela. Il conflitto familiare, che si riprende dalla tradizione mitologica norrena, sa di Star Wars ma non ricade fortunatamente nell'imitazione.
Di base questo film serviva per tirare le ultime fila in vista del gran finale (Avengers Infinity War) che, per via di lunghezza e prospettive di guadagno duplicate, si dovrà dividere in due pellicole.
Cast altisonante, cameo di Stan Lee doveroso, scena finale post titoli di coda inutile e supereroi/dei... c'è tutto quello che serve per portare a casa l'ennesimo successo targato Marvel al botteghino.
Loki, interpretato da Tom Hiddleston
(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.comingsoon.it)
Scritto da L.
Curiosità VideoGames
Rimanendo in tema con la rubrica quotidiana sui videogiochi, cercherò di mostrarvi delle particolarità che son sicuro che ai più siano sfuggite. Iniziamo!
(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.mario.wikia.com)
- Marlon Brando alias Don Vito Corleone nel meraviglioso film di Francis Ford Coppola, Il Padrino, decise di registrare alcune battute per la Electronic Arts che progettò il gioco del film. Le sue frasi però non vennero mai utilizzate perchè per via dell'età e della salute parlava troppo piano e male, per questo alla fine si decise di ingaggiare un'imitatore.
- Il creatore di Pikachu e di tutti gli altri Pokemon, Satoshi Tajiri, rivelò di aver preso ispirazione dai bruchi che raccoglieva da bambino, affascinato dalla successiva trasformazione in farfalle. Non è difficile rivedere in questo fenomeno biologico le evoluzioni che contraddistingueranno proprio le sue creazioni.
- Il fungo che mangia Mario Bros nel gioco è una riproduzione di una specie ben precisa, la Amanita Muscaria, famosa per avere effetti allucinogeni; tra i quali anche quello di far credere di essere più grandi rispetto al mondo circostante.
- Durante la campagna presidenziale del 2008 negli Stati Uniti, che vide trionfare il primo presidente di colore della storia, Barack Obama non tralasciò nulla al caso, decidendo di comprare degli spazi pubblicitari (cartelloni stradali) all'interno del gioco Burnout Paradise.
- Il famosissimo gioco Devil May Cry era stato pensato come seguito di Resident Evil, ma non è su questa particolarità che vogliamo attirare la vostra attenzione. Bensì sull'abilità caratteristica del protagonista Dante di poter sparare mentre era in aria. Bene in realtà non era minimamente voluto ma era un bug presente all'interno del gioco che involontariamente ne fece le sue fortune.
Se conoscete altre curiosità sul vasto mondo dei videogiochi fatecele sapere. Per questa settimana vi dovrete accontentare di queste cinque, alla prossima.
(Immagine presa dal Sito Ufficiale en.wikipedia.org)
Scritto da L.
Anna Frank è ognuno di noi
Imperversa oramai da alcuni giorni, non accennando minimamente a placarsi, la polemica intorno alle frasi e ai fotomontaggi antisemiti apposti dagli ultras della Lazio nella curva sud dello stadio Olimpico durante il posticipo di domenica sera.
All'indomani della partita, sono infatti stati rinvenuti degli adesivi con la scritta "romanista ebreo" e dei fotomontaggi che ritraevano Annelies "Anna" Frank, ragazza ebrea di origini tedesche autrice del famoso diario in cui vengono raccontate le raccapriccianti persecuzioni naziste ai danni del proprio popolo.
Il fatto che tanto clamore ha suscitato nel nostro bello quanto ignorante paese e non solo, ha innescato la reazione delle massime autorità statali, dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni al Presidente della repubblica Sergio Mattarella,
unanimi nel condannare il fatto e nell'esprimere la propria vicinanza alla comunità ebraica, scossa ed incredula per quanto avvenuto. La Questura di Roma ha aperto un fascicolo sui fatti dell'Olimpico, identificando sedici
persone responsabili dell'apposizione di questi disgustosi adesivi.
Il calcio nostrano e il suo ente di controllo, la Federcalcio, prontamente critici nei confronti di questi beceri tifosi (se così si possono definire), si è unita nel portare in ogni stadio un messaggio di pace e di insegnamento.
Pronta anche la reazione della società bianco-celeste, la quale nella giornata di lunedì ha fatto visita alla sinagoga della capitale, portando in dono una corona di fiori.
Tutto ciò però pare non essere abbastanza per scuotere la morale dei più beceri tra noi, ancora convinti della ragione del proprio odio antisemita.
In molti paiono infatti aver dimenticato l'orrore della guerra, la potenza dell'odio e il disgusto per la tortura di un popolo intero, dimezzato dalla follia di un pazzo e dalla noncuranza del mondo intero.
Quanti di noi davvero conoscono la storia di Anna Frank?
Quanti invece ignorano la sofferenza da lei provata?
Lungi da noi l'esser superbi ma, attraverso queste poche righe, proveremo a trasmettervi un poco della tragica vita di Anna, scomparsa prematuramente all'età di quindici anni per colpa d'ognuno di noi.
Anna Frank nasce il 12 giugno del 1929 a Francoforte dalla relazione fra Otto Frank ed Edith Frank.
Dopo un'infanzia agiata vissuta nella città sul Meno, la famiglia Frank è costretta, in seguito alla salita al potere di Hitler, a trasferirsi in Olanda dove il padre di Anna riesce ad avviare un'ottima attività imprenditoriale.
Questa nuova felice vita dura poco; l'inizio della seconda grande guerra scuote nuovamente le vite dei Frank che, dopo l'occupazione nazista in Olanda (10 maggio 1940), sono costretti a cambiare nuovamente vita: Anna e Margot (sua sorella maggiore) sono costrette a frequentare una scuola per ebrei mentre al padre Otto viene tolto il comando della propria azienda.
Sono numerosi i tentativi di fuga negli States o nel Regno Unito da parte della famiglia di Anna, sfortunatamente tutti naufragati. L'attivazione di una politica antisemita sempre più rigida e la deportazione nei campi di lavoro, convincei Frank a nascondersi nel retro della palazzina che ospita l'impresa di Otto.
Il rifugio in Prinsengracht 263 ospiterà anche la famiglia Van Pels, amica dei Frank, ed il dentista ebraico Fritz Pfeffer. Segretamente aiutati da Victor Kugler, Johannes Kleiman, Miep Gies e Bep Voskuijl, dipendenti di Otto e da Jan Giels marito di Miep, gli otto residenti vivranno in clandestinità per due lunghi anni sino alla scoperta della polizia nazista avvenuta il 4 agosto del 1944. In questo periodo Anna scriverà, su un diario a lei regalatogli poco prima di entrare in "prigionia", le vicissitudini dell'appartamento e di lei in prima persona. Dopo esser stata arrestata e deportata nel campo di concentramento di Bergen-Belsen insieme alla sorella, Anna morirà nel 1945 per malattia e stenti. Degli otto clandestini del 263 solamente il padre di Anna, Otto, sopravviverà ed una volta tornato in terra olandese verrà a conoscenza del manufatto della figlia, pubblicato nel 1947 per la prima volta con il titolo di "Het Achterhuis", ovvero "L'alloggio Segreto".
Ad oggi la vicenda di Anna è fortunatamente nota al mondo intero, utile per far si che mai più simili avvenimenti possano ricapitare.
Anna Frank non è della Roma, della Lazio, del Milan o della Juventus. Anna Frank è ognuno di noi.
-Scritto da A-
All'indomani della partita, sono infatti stati rinvenuti degli adesivi con la scritta "romanista ebreo" e dei fotomontaggi che ritraevano Annelies "Anna" Frank, ragazza ebrea di origini tedesche autrice del famoso diario in cui vengono raccontate le raccapriccianti persecuzioni naziste ai danni del proprio popolo.
Il fatto che tanto clamore ha suscitato nel nostro bello quanto ignorante paese e non solo, ha innescato la reazione delle massime autorità statali, dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni al Presidente della repubblica Sergio Mattarella,
unanimi nel condannare il fatto e nell'esprimere la propria vicinanza alla comunità ebraica, scossa ed incredula per quanto avvenuto. La Questura di Roma ha aperto un fascicolo sui fatti dell'Olimpico, identificando sedici
persone responsabili dell'apposizione di questi disgustosi adesivi.
Il calcio nostrano e il suo ente di controllo, la Federcalcio, prontamente critici nei confronti di questi beceri tifosi (se così si possono definire), si è unita nel portare in ogni stadio un messaggio di pace e di insegnamento.
Pronta anche la reazione della società bianco-celeste, la quale nella giornata di lunedì ha fatto visita alla sinagoga della capitale, portando in dono una corona di fiori.
Tutto ciò però pare non essere abbastanza per scuotere la morale dei più beceri tra noi, ancora convinti della ragione del proprio odio antisemita.
In molti paiono infatti aver dimenticato l'orrore della guerra, la potenza dell'odio e il disgusto per la tortura di un popolo intero, dimezzato dalla follia di un pazzo e dalla noncuranza del mondo intero.
Quanti di noi davvero conoscono la storia di Anna Frank?
Quanti invece ignorano la sofferenza da lei provata?
Lungi da noi l'esser superbi ma, attraverso queste poche righe, proveremo a trasmettervi un poco della tragica vita di Anna, scomparsa prematuramente all'età di quindici anni per colpa d'ognuno di noi.
Anna Frank nasce il 12 giugno del 1929 a Francoforte dalla relazione fra Otto Frank ed Edith Frank.
Dopo un'infanzia agiata vissuta nella città sul Meno, la famiglia Frank è costretta, in seguito alla salita al potere di Hitler, a trasferirsi in Olanda dove il padre di Anna riesce ad avviare un'ottima attività imprenditoriale.
Questa nuova felice vita dura poco; l'inizio della seconda grande guerra scuote nuovamente le vite dei Frank che, dopo l'occupazione nazista in Olanda (10 maggio 1940), sono costretti a cambiare nuovamente vita: Anna e Margot (sua sorella maggiore) sono costrette a frequentare una scuola per ebrei mentre al padre Otto viene tolto il comando della propria azienda.
Sono numerosi i tentativi di fuga negli States o nel Regno Unito da parte della famiglia di Anna, sfortunatamente tutti naufragati. L'attivazione di una politica antisemita sempre più rigida e la deportazione nei campi di lavoro, convincei Frank a nascondersi nel retro della palazzina che ospita l'impresa di Otto.
Il rifugio in Prinsengracht 263 ospiterà anche la famiglia Van Pels, amica dei Frank, ed il dentista ebraico Fritz Pfeffer. Segretamente aiutati da Victor Kugler, Johannes Kleiman, Miep Gies e Bep Voskuijl, dipendenti di Otto e da Jan Giels marito di Miep, gli otto residenti vivranno in clandestinità per due lunghi anni sino alla scoperta della polizia nazista avvenuta il 4 agosto del 1944. In questo periodo Anna scriverà, su un diario a lei regalatogli poco prima di entrare in "prigionia", le vicissitudini dell'appartamento e di lei in prima persona. Dopo esser stata arrestata e deportata nel campo di concentramento di Bergen-Belsen insieme alla sorella, Anna morirà nel 1945 per malattia e stenti. Degli otto clandestini del 263 solamente il padre di Anna, Otto, sopravviverà ed una volta tornato in terra olandese verrà a conoscenza del manufatto della figlia, pubblicato nel 1947 per la prima volta con il titolo di "Het Achterhuis", ovvero "L'alloggio Segreto".
Ad oggi la vicenda di Anna è fortunatamente nota al mondo intero, utile per far si che mai più simili avvenimenti possano ricapitare.
Anna Frank non è della Roma, della Lazio, del Milan o della Juventus. Anna Frank è ognuno di noi.
-Scritto da A-
Gran Turismo Sport
Gran Turismo Sport è il gioco di corse più coraggioso che è uscito negli ultimi anni. Dopo venti anni di "gara vinci o perdi" Kazunori Yamauchi ha optato per qualcosa di nuovo e totalmente diverso.
Gran Turismo Sport è un gioco di pura competizione, ispirata molto a iRacing, secondo molti appassionati del genere, uno dei simulatori più interessanti. Ciò che troverete attorno alle gare Sport sarà solo allenamento, preparazione e una lussuosissima autoscuola. Tutte le attenzioni saranno rivolte al gioco online, assieme ad altri grandi giocatori. è presente anche una modalità arcade in cui si può scegliere la pista e la vettura in totale libertà, provvista di un'intelligenza artificiale di ben altro stampo rispetto al passato. Si ha anche la modalità campagna, nella quale non si ha nessuna gara. Sono infatti presenti tre sezioni: la prima dedicata alla guida con le classiche patenti, la seconda basata su molteplici sfide e la terza incentrata su singoli circuito. Si può anche giocare online con la modalità lobby, nella quale è possibile creare una competizione con le proprie regole e limitazioni, con amici o sconosciuti online.
La più ambita è senza dubbio la modalità Sport, nella quale sono presenti tre diverse gare singole ripetibili ogni 15 minuti, e tre competizioni ufficiali FIA, composte da più manche. Le qualifiche svolgono un ruolo fondamentale, ma rimarranno valide fino a quando non cambieranno regole e vetture richieste. Prima di iniziare questa modalità è necessario guardare due filmati che spiegano la necessità della sportività in pista. Concetti molto importanti che si riflettono in due indicatori pensati per quantificare la bravura del pilota e la sua sportività, cioè con quanta frequenza è coinvolto in incidenti in pista e le sue penalità. Questi valori servono a mettere le persone di pari bravura sulla stessa pista.
Il modello di guida è declinato in un realismo che sa scendere a compromessi. Il team di sviluppo è riuscito a scremare gli aspetti tecnici senza intaccare la sensazione di guida. Cosa che riesce a fare bene per il fatto di non esagerare con vibrazioni o motion blur per aumentare il senso della velocità. Nulla è stato fatto per rendere gli eventuali incidenti più interessanti, l'effetto sonoro è rimasto lo stesso del passato e non sono presenti eventuali deformazioni della carrozzeria, solo degli elementari graffi e sporcizia. Mancano gli effetti atmosferici, come pioggia, neve o nebbia, e l'avanzamento temporale, quindi nessun passaggio dal giorno alla notte.
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