giovedì 30 novembre 2017

Star Wars Battlefront II

Trama: Il giocatore interpreterà i panni di Iden Versio, comandante delle forze speciali dell'Impero chiamate Inferno Squad, figlia dell'ammiraglio Garrick Versio, in carica dopo la morte dell'Imperatore avvenuta durante la sconfitta della seconda Morte Nera. Verranno prese le sue parti durante l'attacco a sorpresa da parte dei Ribelli a Endor, con l'obbiettivo di recuperare un codice imperiale necessario perché l'imboscata sulla luna del pianeta per disattivare gli scudi di difesa possa avere effetto. In realtà non è abbastanza per fermare la vittoria dei Ribelli e l'approdo su Endor ci fa assistere all'esplosione della stazione spaziale. Ciò scatena un sentimento di vendetta che accompagnerà gli eventi che si svolgeranno.



Data di Uscita: 17 novembre 2017

Recensione: A due anni di distanza la serie torna nei negozi per le stesse piattaforme con Star Wars Battlefront II, a ridosso di un'altra grande uscita cinematografica targata Lucasfilm: Star Wars: Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi. Torna con molte migliorie rispetto al suo predecessore, andando a rinvigorire gli aspetti migliori e sviluppando ciò che era stato trascurato. Il gameplay resta
sostanzialmente invariato, fatta eccezione per la schivata. Gradita l'introduzione di un sistema di movimento e controllo versatile, comodo e intuitivo, adatto a tutti. Parlando del Multiplayer si ha la novità delle classi, un'aggiunta de dona stratificazione e complessità maggiori alle partite. Star Wars Battlefront II resta un titolo prettamente multigiocatore, ma è stata anche inserita una campagna singola, così da soddisfare tutti. Più che la storia di Iden Versio e dei suoi compagni, la nuova uscita esplora l'evoluzione dell'Impero nel Primo Ordine, connettendo così la vecchia e la nuova trilogia cinematografica, passando per alcuni dei luoghi più famosi della vecchie e nuove Guerre Stellari. Con una difficoltà di gioco normale le vicende scorrono senza troppi intoppi e con una leggera piacevolezza, per una durata vicina alle 7 ore. Si muore molto poco e generalmente le situazioni proposte non implicano "perdite di tempo" per generare strategie di attacco, cosa che a seconda dei punti di vista può essere vista come un bene o un male. La campagna è tuttavia molto piacevole, sopratutto per coloro che vorranno passare un po' di tempo in solitudine con gli eroi della saga, magari scoprendo qualche dettaglio su situazioni inesplorate. A partire dalla seconda metà il gameplay e la struttura si dimostrano una carta maturità, proponendo un'azione più dinamica, decisa e con un'identità ben precisa e indipendente.Sulla grafica non si trova nulla da ridire, Battlefront II raggiunge picchi di bellezza visiva fra le migliori dell'attuale generazione. 


Anoressia e bulimia: sintomi di un conflitto interiore


Sfogliando i quotidiani della settimana odierna, ci siamo imbattuti in un articolo che più di ogni altro ha attirato la nostra attenzione.


In breve, la notizia riportata su più quotidiani e piattaforme di giornalismo online, racconta la storia di una mamma qualunque che ha notato strani ed ambigui comportamenti alimentari che la figlia, appena quindicenne, aveva intrapreso. I fatti risalgono al 2016, quando una ragazzina di Ivrea, a seguito della frequentazione di un blog online, aveva iniziato a perdere peso inspiegabilmente e costantemente. La madre della ragazza, allarmata dalla situazione aveva provveduto a denunciare la faccenda al comando di polizia della zona. 
Il duro e meticoloso lavoro della questura di Ivrea, ha portato alla scoperta di un blog tenuto da una diciannovenne di Porto Recanati alquanto allarmante. Qui, la poco più che maggiorenne, consigliava alle ragazze più piccole di seguire diete particolarmente povere di calorie od in alternativa ad esse, metodi su come meglio vomitare per rimediare ad un'assunzione eccessivamente alta di alimenti. La procura, per mano del suo sostituto procuratore Lea Lamonaca, ha denunciato la blogger per istigazione al suicidio e lesioni gravissime.

Il caso di Ivrea risolleva la polemica contro i siti web, le pagine social ed i blog che, ancora oggi, inneggiano all'anoressia o alla bulimia. 
Nonostante a molti tutto ciò possa apparire impossibile, nel 2017 sono diversi e sempre più numerosi i siti attivi che spingono migliaia di giovani (siano essi ragazze o ragazzi) sulla strada di una malattia la quale man mano spegne queste innocenti vite.


Questi web blog chiamati pro-ana e pro-mia, contengono al loro interno veri metodi per vomitare, pasti alternativi , tabelle caloriche degli alimenti e consigli malsani su come perder peso rapidamente. Seppur molto differenti gli uni dagli altri e nonostante siano curati da persone differenti, questi malsani siti hanno una filosofia molto semplice capace di accomunarli: raggiungere la perfezione fisica attraverso l'ossessione ed il culto per la magrezza.
Seppur si sia da anni alla ricerca di una soluzione per fronteggiare questi siti, con segnalazioni che quotidianamente ne portano alcuni alla chiusura, l'avvento dei social media ed il loro massiccio uso porta alla costante nuova creazione di blog pro-ana e pro-mia. 

L'anoressia e la bulimia, altro non sono che semplici ma significativi disturbi del comportamento alimentare che, giorno dopo giorno, coinvolgono sempre più giovani uomini ma soprattutto donne, alla ricerca di una falsa idea di perfezione spesso invocata dai mass media stessi. Nel profondo, queste persone portano dentro di sé i segni di un complesso conflitto interiore, al quale questi disdicevoli siti si aggrappano per lanciare il loro messaggio. 
Forse, per contrastarli seriamente, più che di segnalazioni e chiusure apparenti, si dovrebbero risolvere i disagi più intimi dei propri figli e figlie, amici ed amiche, compagni e compagne.


-Scritto da A- 


mercoledì 29 novembre 2017

Facciamo piovere

Alcuni scienziati francesi hanno dato vita a un progetto tanto ambizioso quanto semplice ed utile: inviare dei razzi nell'atmosfera in modo da provocare la pioggia, senza danneggiare l'ambiente. 

Cloud Seeding è il nome che un gruppo di studenti universitari francesi ha dato al progetto, in collaborazione con la CNES (Centre National d'Etudes Spatialise). Per dare vita a un progetto così ambizioso ed ecologista i ricercatori hanno utilizzato dei batteri innocui e li hanno dispersi nell'atmosfera. Questi, grazie a dei particolari processi microfisici che innescano all'interno delle nuvole, possono generare la pioggia. Tramite questo metodo è possibile far piovere senza danneggiare in alcun modo l'ambiente. Studi precedenti erano infatti riusciti a ottenere dei risultati simili tramite l'utilizzo di ioduro d'argento, ma portando con loro notevoli impatti ambientali. 

Per spedire i batteri fino alla loro destinazione gli scienziati hanno adoperato alcuni razzi che arrivano fino a 2'000 metri di altezza. In questo modo è possibile dirigerli velocemente verso l'obbiettivo ed evitare la denutrizione di paesi dove la fame e la carenza di cibo è causata maggiormente dalla scarsità delle piogge. Il progetto è stato da poco presentato presso il Global Positive Forum di Parigi.


Salvator Mundi da record!


Un paio di settimane fa, avevo pubblicato il consueto articolo sull'arte, concentrando l'attenzione del pubblico sulle vendite record delle aste (Aste Pazze).

Ma manco a dirlo, il giorno dopo avviene l'asta che sconvolge tutti gli schemi e supera di gran lunga tutte le precedenti.
Proprio così, alla famosissima casa di aste Christie's a New York è stato venduto l'ultimo quadro ancora in mani private in circolazione di Leonardo Da Vinci: il Salvator Mundi.

Il prezzo è un qualcosa di impensabile, se si considera che la prima volta che venne venduto, nel lontano 1958, fu considerato un falso e venduto per la misera cifra di 45 sterline.
Sta di fatto che nel 2013 arrivò nelle mani del miliardario russo, nonchè presidente della squadra di calcio AC Monacò, Dimitri Ryobovlev per 127,5 milioni di $. Non proprio "du spicci", ma niente se si considera la vendita record di cui parlavamo qui sopra.

I 19 minuti d'asta, che hanno fatto la storia, hanno toccato l'insensata cifra di 450 milioni di dollari.
Leonardo surclassa, quello che doveva essere il pezzo forte di giornata, ovvero Le 60 Ultime Cene di Andy Warhol (che è stato comunque acquistato per 56 milioni).

Il vero colpo di genio degli organizzatori dell'asta è stato quello di porre tra gli artisti dell'arte moderna e contemporanea un'opera di uno degli intramontabili Old Masters; ottenendo una visibilità che non avrebbe avuto.

Spiace che l'arte sia sempre più un mondo dettato dalle cifre mastodontiche del mercato, ma ci auguriamo che, almeno, l'enorme pubblicità mediatica di questo evento avvicini molta più gente al genio di Leonardo.


Leonardo Da Vinci, Salvator Mundi, 1490-1519
(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.artslife.com)

Scritto da L.







Lo spazio dello chef: la Red Velvet


Storia
La Red Velvet, è una delle torte più caratteristiche ed affascinanti del panorama culinario a stelle e strisce: scopriamone insieme il motivo.


Questa squisitezza, si presenta come una classica torta a strati guarnita con una crema a base di formaggio o vaniglia, la cui particolarità innata sta nel contrasto tra il colore rosso, caratteristico della base, ed il colore chiaro della farcitura.
Il colore rosso che tanta notorietà e scenograficità dona al dessert, può variare dall'acceso al vivo, dal bordeaux al mattone, a seconda del pasticcere autore del capolavoro.
Composta da ingredienti facilmente reperibili come la farina, le uova, il burro, lo zucchero, il cacao ed il latticello, questa bontà (il cui nome letteralmente sta a significare "torta di velluto rosso", per esaltare la naturale soffice e setosa consistenza della base) viene solitamente guarnita da una crema che a seconda dei casi può essere a base di vaniglia, burro o più comunemente formaggio fresco.
Le fonti in nostro possesso collocano la nascita di questo dolce nei primi anni del secolo scorso, quando esso veniva servito nel ristorante del rinomato The Waldorf Astoria Hotel. Nonostante ciò, la red velvet cake raggiunse una discreta notorietà solamente negli anni sessanta, quando in America esplose il fenomeno delle "crazy cakes", dolci volutamente eccessivi ed accattivanti.
La red Velvet, pur nascendo come tipica torta degli stati Uniti Meridionali, ad oggi è uno dei dolci più in voga in tutto il paese d'oltreoceano e nel mondo.

Curiosità
-Inizialmente, il colore rosso caratteristico della red velvet, era dato dal contrasto naturale derivante dalla reazione chimica tra ingredienti acidi come il latticello ed il cacao. Oggi, all'impasto viene aggiunto del colorante alimentare per aumentare il grado d'intensità della pigmentazione.
-La base della torta è composta da ingredienti che rendono la consistenza della stessa talmente soffice da far risultare superfluo il compito di bagnare con del liquore i dischi di composto prima di guarnirli.
-L'aspetto unico ed affascinante della red velvet, rende questo dessert adatto a particolari e speciali celebrazioni.

Ricetta

Ingredienti per 6 persone:

  • Farina 265 g;
  • Burro 100 g;
  • Zucchero 270 g;
  • uova n° 2;
  • Cacao 10 g;
  • aroma di vaniglia 4 g;
  • sale 5 g;
  • Latticello o yogurt bianco 220 g;
  • Colorante alimentare rosso;
  • Aceto di mele 4,5 g;
  • Bicarbonato 4 g;
  • Mascarpone 250 g (per la crema);
  • Panna fresca 250 g (per la crema);
  • Zucchero a velo 120 g (per la crema);
Preparazione: 
  1. Con l'ausilio delle fruste da cucina, sbattete in una bastardella il burro a temperatura ambiente con metà dello zucchero fino a che non avrete ottenuto un composto chiaro e spumoso.
  2. A questo punto, aggiungete al composto le uova (una per volta), il restante zucchero ed amalgamate.
  3. Unite il cacao rigorosamente setacciato, il colorante e l'aroma di vaniglia.
  4. Sciogliete il sale fino nel latticello (od in alternativa ad esso nello yogurt bianco) ed unitelo al composto precedentemente ottenuto, alternando con la farina ed il bicarbonato sciolto nell'aceto; mescolate bene il tutto.
  5. Ungete tre tortiere e versate il composto in esse in ugual misura; infornate in forno ventilato a 180° per 30 minuti.
  6. Nel frattempo occupatevi della crema: amalgamate il mascarpone con la panna fresca, dopo di che aggiungete lo zucchero e mescolate bene sino a che non avrete ottenuto una crema liscia e brillante.
  7. Sfornate i dischi di impasto rossi e lasciateli intiepidire prima di estrarli; una volta sformati, lasciateli raffreddare completamente.
  8. Poggiate ora il primo disco su un piatto da portata e cospargetevi sopra la crema a base di mascarpone e panna; coprite con il secondo disco e ripetete l'operazione. 
  9. Per finire, ricoprite l'intera torta con la crema e servite: buon appetito!
-Scritto da A-  

martedì 28 novembre 2017

Sensibilizzazione sulle violenze sessuali attraverso realtà virtuale


La violenza sessuale nei confronti delle donne è purtroppo sempre più un problema che tocca la nostra quotidianità.
Oltre a giornate mondiali indette per far leva sui poteri forti e permettere una maggiore visibilità del problema. Una start up americana (la Vantage Point) ha messo in atto un progetto, tanto rischioso quanto importante.


Ovvero, mostrare attraverso la nuova tecnologia della realtà virtuale le violenze, cui sono soggette quelle persone che consideriamo così lontane da noi.
Il fine di questa organizzazione è proprio quello di far provare maggior empatia alle persone, in modo di potersi identificare in queste orribili e disumane situazioni.

Verrà gestito come un vero e proprio percorso didattico, suddiviso in diversi moduli: da quello dove si cercherà di replicare una situazione di estremo pericolo, fino al profilo psicologico della vittima (ad esempio, intenta a sottostimare l'evento).

Le fondatrici Morgan Mercer e Louisa Spring hanno intenzione di commercializzare questo prodotto entro aprile del prossimo anno. Suddividendo una produzione gratuita per associazioni no profit e scuole, mentre verrà distribuito a pagamento per le imprese che vorranno i progetti del prototipo e promuoverne la produzione successivamente.

Il 5% dei ricavi verrà interamente versato a favore di un fondo di sostegno, specializzato nell'aiuto economico delle vittime (dai costi legali all'assistenza psicologica).

Il fine di quest'opera è nobile e la realtà, messa a nudo di queste simulazioni virtuali, potrebbe servire per educare una generazione intera a rispettare il gentil sesso; evitando un regresso sociale, degno dell'età della pietra.

Scritto da L.

Dov'è meglio vivere?


Ammettiamolo, gira che ti rigira è interesse di ognuno di noi andare alla ricerca dell'abitazione più adatta alle proprie esigenze, inseguendo il più elevato standard possibile di qualità della vita.


Ecco perché, come ogni anno, sono diversi gli enti intenzionati a scoprire in quale delle province italiane sia più opportuno e salubre vivere. 
Secondo la classifica pubblicata da ItaliaOggi, la città nostrana in cui meglio si può risiedere è Bolzano, seguita in rapida successione da Trento. L'indagine svolta dal Dipartimento di statistiche dell'Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, ha incoronato le due province trentine regine in qualità della vita. 
La ricerca che ha tenuto conto di fattori quali ambiente, popolazione, lavoro ed affari, servizi scolastici e finanziari, disagio sociale, criminalità, tenore di vita e sistema sanitario, ha in larga maggioranza esaltato le città del nordest. 
Nella top ten stilata infatti, troviamo anche Belluno, Vicenza, Treviso ed Udine.
Male in larga maggioranza le grandi metropoli, con Firenze a spiccare su tutte con il suo trentasettesimo posto. Tra gli altri capoluoghi troviamo Milano al cinquantasettesimo posto, Roma al sessantasettesimo e Torino al settantasettesimo. 
Al fondo di questa particolare classifica, riscontriamo la città di Trapani, simbolo di un'Italia meridionale contraddistinta da un generale scarso livello qualitativo di abitabilità. A confermare quanto citato, vi è il fatto che solo la Basilicata si eleva sopra le altre regioni del sud, garantendo ai suoi abitanti un livello accettabile di qualità della vita.

Senza alcun dubbio, la classifica di ItaliaOggi evidenzia una volta ancora come siano le province considerate "minori" le più salubri, caratterizzate da condizioni economiche favorevoli a differenza delle metropoli, poco dinamiche e sempre meno in grado di garantire ai propri cittadini condizioni di vita tollerabili. 


                                                                 -Scritto da A-      

Terrore a Bir El Abd

Quello appena trascorso è stato un venerdì all'insegna della paura e del sangue per l'Egitto e la sua popolazione.


Un vile e insulso attacco terroristico ha colpito nella mattinata di venerdì una moschea nei pressi del piccolo centro di Bir El Abd, appartenente come tutta la zona dell'Al Rawdah al Sinai settentrionale. 
Il luogo colpito, come risaputo, appartiene ai Sufi: orientamento spirituale mistico dell'islam considerato dalle forze terroristiche "apostata".
Il bilancio della strage, compiuta di proposito nel giorno di culto per i musulmani, è di duecentotrentacinque morti e centinaia di feriti. Secondo le prime ricostruzioni dei fatti, un ordigno sarebbe esploso all'uscita dei fedeli dalla moschea, provocando il numero maggiore di vittime e feriti.
In un secondo momento, sarebbero poi stati sparati diversi colpi di arma da fuoco contro tutti coloro che, in preda alla disperazione, cercavano di allontanarsi dal luogo dell'attentato. 
Gli attentatori hanno, sempre secondo le testimonianze dei superstiti, approfittato del giorno della preghiera pubblica. La moschea, sita nei pressi dell'autostrada internazionale, aveva come di consueto ospitato diversi fedeli provenienti dalle zone più disparate del paese e di passaggio in quell'area.
Da segnalare come, nella zona dell'attacco, sia attivo un gruppo di jihadisti alleati dell'Isis.
Diversi messaggi di cordoglio verso le vittime sono pervenuti nei giorni passati: dal presidente Al-Sisi al Papa , da Donald Trump a Sergio Mattarella, senza annoverare le numerose personalità meno influenti ma non per questo meno colpite da questo avvenimento.


-Scritto da A-     

Il terrore attorno al vulcano Agung

Non accenna a diminuire il grado di terrore che incombe da alcuni giorni sulla popolazione indonesiana. 


Sono infatti giornate all'insegna della paura quelle a cui gli abitanti ed i turisti residenti nell'isola di Bali sono sottoposti. 
Il vulcano Agung, la cui ultima eruzione è datata 1963, sta eruttando oramai da settimane nubi di ceneri bianco-grigiastre, capaci di raggiungere altitudini vicine ai novemila metri. Sono decine di migliaia le persone a cui le autorità locali hanno fatto pervenire l'ordine di evacuazione, anche a causa dell'espansione dell'area di rischio intorno al vulcano, portata da sette a dieci chilometri. 
Secondo Sutopo Purwo Nugrodo, portavoce del governo indonesiano, l'estensione la zona interessata dalla più che probabile eruzione coinvolgerebbe oltre ventidue villaggi. D'altro canto, più di quarantamila persone hanno già abbandonato le proprie abitazioni, numero che malauguratamente nelle prossime ore è destinato ad aumentare. 
Con gli aeroporti chiusi, sono decine di migliaia i turisti rimasti bloccati sull'isola, tutto mentre all'interno del cratere vulcanico si sta accumulando la lava, destinata nelle prossime giornate ad esser espulsa dal monte Agung sotto forma di violenta eruzione.
A render ancor di più drammatica la situazione, vi stanno pensando le piogge torrenziali che, come ogni anno nella stagione dei monsoni si abbattono sullo stato asiatico. Dalle pendici del vulcano infatti, stanno scendendo lunghe colate di fango e detriti i quali sempre più velocemente si abbatteranno sui villaggi nelle zone limitrofe.


                                                     -Scritto da A-   

Il vulcano Agung si risveglia

Si è risvegliato il vulcano indonesiano Agung, che nel 1963 è stato protagonista di una delle eruzioni più violente del secolo, assieme al vulcano Pinatubo delle Filippine, che aveva dato luogo ad una spaventosa eruzione nel 1991.

Con i suoi 3'000 metri di altezza, il vulcano Agung aveva iniziato a dare i primi segni di risveglio durante l'agosto del 2016 e da allora ha cominciato una fase di attività anomala, con tremori che producevano segnali sismici peculiari dell'attività vulcanica: sismi molto lunghi, cosa che indica che il magma si sta muovendo. Dato che i tremori sono degli inconfondibili allarmi della risalita del magma, il Servizio indonesiano per la gestione dei disastri aveva deciso nel settembre del 2017 di innalzare l'allerta al livello quattro, il massimo. Allo stesso tempo sono aumentate anche le emissioni di gas, anche queste considerate un'allerta della massa magmatica in risalita.

Il vulcano aveva già dato prova di ciò che era stato in grado di fare durante l'eruzione avvenuta nel febbraio del 1963 e conclusa nel gennaio del 1964. Il vulcano sollevò una colonna di ceneri e gas fino ad un'altezza di 26 metri e causando 1'500 vittime.


lunedì 27 novembre 2017

La Francia è campione!

Tennis

Finale Coppa Davis

Francia - Belgio 3-2


Foto di Roberto Dell'Olivo
(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.ubitennis.com)

Ieri sera è andato di scena l'ultimo atto decisivo per la consegna della Coppa Davis.
Una delle riconoscenze più antiche del tennis, visto che il torneo era stato ideato per la prima volta nel lontano 1900. Quest'anno a contenderselo in finale, c'erano Francia e Belgio.

Dopo aver rimesso il match sulla parità con una schiacciante vittoria del fresco finalista alle Atp Finals di Londra, della scorsa settimana, Goffin contro il sempre atteso ma mai esploso definitivamente Tsonga.

Tutto resta nelle mani di Pouille per i transalpini e in quelle di Darcis per i belgi.

La partita è stata a senso unico, la vittoria schiacciante. Non lasciando margine di commento a favore della nazionale belga, alla quale vanno comunque fatti i complimenti per aver ottenuto una finale insperata e aver lottato fino all'ultimo contro una squadra nettamente più forte.


(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.lastampa.it)

Dopo i netti parziali di 6-3, 6-1 e 6-0, Pouille può andare a festeggiare coi suoi compagni la tanto sperata decima Coppa Davis della loro storia. L'ultima volta che la Francia vinse il prestigioso titolo fu ben 16 anni fa.
Concludiamo con la bellissima immagine del pubblico dello Stade Pierre Mauroy di Lille che intona la Marsigliese e concede una meritata standing ovation per i suoi campioni.

Scritto da L.

Gp Abu Dhabi, trionfa Bottas

Dominio Mercedes nell'ultimo atto della Formula 1 di questo 2017 tenutosi ad Abu Dhabi. Bottas si toglie la soddisfazione di portare a casa la vittoria davanti al compagno e al campione del mondo Hamilton. Sul podio sale la Ferrari di Vettel. Il finlandese della Mercedes ha condotto la gara sempre in testa, resistendo al leone britannico. Chiude in quarta posizione Raikkonen a bordo dell'altra rossa, che, approfittando del ritiro di Ricciardo, scalza l'australiano dal quarto posto in classifica piloti. La stagione del 2017 chiude quindi con Hamilton, Vettel e Bottas nelle prime tre posizioni della graduatoria. Quello tenutasi domenica 26 novembre è stato l'ultimo Gran Premio per Massa, che chiude in decima posizione. Verstappen chiude quinto, seguito da Hulkenberg, Perez, Ocon e Alonso.


Classifica mondiale piloti dopo Abu Dhabi:
  1. Hamilton - Mercedes 363 punti (campione del mondo)
  2. Vettel - Ferrari 317
  3. Bottas - Mercedes 305
  4. Raikkonen - Ferrari 205
  5. Ricciardo - Red Bull 200
  6. Verstappen - Red Bull 168
  7. Perez - Force India 100
  8. Ocon - Force India 87
  9. Sainz Jr - Renault 54
  10. Hulkenberg - Renault 43
  11. Massa - Williams 43
Classifica costruttori:
  1. Mercedes 668 punti (campione del mondo)
  2. Ferrari 522
  3. Red Bull - TAG Heuer 368
  4. Force India - Mercedes 187
  5. Williams - Mercedes 83

NBA e ItalBasket

NBA

Regular Season

Chicago Bulls (3-15) - Miami Heat (10-9) 93-100

Niente da fare. Questi Bulls non ne vogliono sapere di vincere, collezionando la 15esima sconfitta stagionale a fronte di sole 3 vittorie. Gli Heat dopo aver fermato la cavalcata di Boston, vincono ancora passeggiando allo United Center.
Mattatore di serata un Dragic da 24 punti, coadiuvato alla perfezione dalla panchina con i 19 di Ellington, i 10 dell'ex Celtics Olynyk e la solo sfiorata tripla doppia di J. Johnson (7 rimbalzi, 6 assist e 15 punti).
Per la franchigia bianco rossa si salvano le ottime prestazioni di Valentine, Markkanen e Grant, ma coach Hoiberg si dovrà inventare qualcosa per cercare di uscire da un tunnel che pare senza via d'uscita.


(Immagine presa dalla Pagina Ufficiale Facebook Miami Heat)

Minnesota Timberwolves (12-8) - Phoenix Suns (7-14) 119-108

I Timberwolves continuano la loro cavalcata in vista della post season, battendo i Suns in casa.
Minnesota si conferma come quarta potenza ad Ovest, dietro solo alle inavvicinabili (al momento) Golden State e Houston, e ad una sola vittoria dagli Spurs (ancora orfani di Leonard e Parker).
I Big Three si divertono e fanno divertire un Target Center gremito. Towns ricorda a tutti il motivo per cui due anni fa era stato votato come Rookie of The Year, schiaccia, difende, ha perfezionato il terzo da oltre l'arco e attacca il ferro, alla fine per lui saranno 12 rimbalzi e 32 punti.
Wiggins e Butler ne collezionano 21 e 25. Vanno fatti i complimenti per un giocatore dell'esperienza di Gibson che arrivato in sordina ora si merita i riflettori che meritatamente lo illuminano per un'inizio di stagione fenomenale, stasera 14 rimbalzi e 16 punti.
Phoenix regge per due quarti ma nel secondo tempo si deve arrendere alla forza dei giovani Wolves. Ah, tenete gli occhi ben aperti sul rookie dei Suns col numero 55, James, che anche questa sera ci ha deliziato con la bellezza di 26 punti.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Karl Anthony Towns)

Memphis Grizzlies (7-12) - Brooklyn Nets (7-12) 88-98

I Nets sono vivi e decisamente meglio rispetto alle passate stagioni. Nonostante le assenze pesantissime di Lin e D'Angelo Russell, Brooklyn riesce ad imporsi contro dei Grizzlies che sembrano aver perso la lucidità delle prime partite di stagione.
L'ex Raptors Carroll mette a referto 24 punti, grazie ad una prestazione maiuscola da oltre l'arco. Sorprendente la prova a tutto tondo di Booker che fa la voce grossa sotto canestro con 11 rimbalzi, conditi da 4 assist e 16 punti.
Per Memphis, l'assenza di Conley non può essere una giustificazione. Top scorer della squadra di casa un Marc Gasol e un Evans da 18 punti ciascuno.

Qualificazioni Mondiali ItalBasket

Croazia - Italia 64-80

L'Italia di Sacchetti fa due su due, nella prima tornata di partite valide per la qualificazione ai Mondiali di Cina 2019. Dopo aver battuto la Romania a Torino, bisognava confrontarsi con un'avversario molto più ostico: la Croazia.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Italbasket)

A Zagabria abbiamo dato vita ad una prestazione molto più solida e convincente con un Amedeo Della Valle in versione monstre. Sarà proprio il play di Reggio Emilia alla fine il top scorer di serata con 25 punti. Ottime le prestazioni di Abass, Biligha e Filloy in uscita dalla panchina.
Convincente ritorno in azzurro di Alessandro Gentile che ha mostrato ancora una volta di avere le caratteristiche del trascinatore, anche se oggi la copertina è tutta per il numero 00.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Italbasket)

Ora godiamoci la classifica del girone che ci vede come capolisti e prepariamo al meglio le sfide del prossimo febbraio, quando sfideremo in casa l'Olanda per poi spostarci in Romania.

Complimenti a coach Sacchetti e sempre forza Azzurri!

Scritto da L.


Le emozioni del calcio europeo


L'arrivo del lunedì mattina è da sempre considerato una tragedia per migliaia, se non milioni di persone sparse nel mondo, costrette a riaffrontare la routine lavorativa o scolastica dopo un meritato weekend di riposo.
L'avvento di una nuova settimana lascia alle spalle le emozioni, lo spettacolo e le grandi giocate dei fuoriclasse internazionali, impegnati con le rispettive compagini nei diversi campionati europei; ma non temente, qui con noi potrete riassaporare il gusto della giornata calcistica appena conclusasi.


Premier League
La tredicesima giornata della massima serie calcistica nella terra di Sua Maestà, ha avuto nello scontro al vertice tra Liverpool e Chelsea il suo picco di enfasi.
Ad Anfield, le due compagini si sono affrontate senza timori reverenziali, regalandoci una sfida a dir poco elettrizzante. Dopo un primo tempo conclusosi sullo zero a zero nonostante la maggior pressione offensiva dei Reds, è la ripresa a regalarci goal ed emozioni. Al 64' l'ex Salah, imbeccato da Oxlande-Chamberlain, trova il fendente giusto per portare in vantaggio i ragazzi di Klopp. I Blues accennano ad una minima reazione, contenuta agevolmente dal muro difensivo di casa sino a tre minuti dalla fine, quando un tiro-cross di Willian beffa Mignolet regalando il pareggio agli ospiti. Risultato che nonostante tutto, distacca i ragazzi di Antonio Conte dal Manchester United.

I Red Devils, impegnati all'Old Trafford contro la neo-promossa Brighton, impiegano più del previsto per fare propri i tre punti. Nonostante il maggior possesso palla ed una qualità tecnico-tattica superiore, i ragazzi di Josè Mourinho trovano la rete decisiva ai fini della vittoria solo al 66' quando un tiro di Ashley Young viene deviato in rete dal maldestro Dunk.

Rallenta la sua corsa il Tottenham di Pochettino che, di fronte al pubblico amico, non riesce ad andare oltre all'uno ad uno contro il modesto West Bromwich Albion. Il vantaggio iniziale degli ospiti, marcato da Rondon a quattro minuti dall'inizio della partita, tiene sino alla mezz'ora della ripresa quando Harry Kean trova la rete del pareggio. 

Al Turf Moor contro il Burnley, l'Arsenal di Arsène Wenger pur giocando meno bene dei padroni di casa porta a casa i tre punti, grazie ad una rete su rigore di Sanchez allo scadere. La vittoria maturata consente ai Gunners di agganciare il quarto posto in classifica.


Tutt'altro che banale è stata la sfida tra Huddersfield Town e Manchester City. Nonostante i favori del pronostico, la squadra di Guardiola ha dovuto sudare più del previsto contro la matricola Huddersfield, passata in vantaggio ma incapace di opporsi alla rimonta Citizens. Decisiva ai fini dell'undicesimo successo di fila la marcatura di Sterling.

Altri risultati: Wast Ham-Leicester 1-1, Crystal Palace-Stoke City 2-1, Swansea-Bournemouth 0-0, Newcastle-Watford 0-3, Southampton-Everton 4-1.

Bundesliga
Il sabato appena trascorso verrà ricordato in Bundesliga come uno dei più strani ed affascinanti degli ultimi anni.
La tredicesima giornata della massima competizione calcistica tedesca, è stata segnata dall'incredibile e non pronosticata vittoria del Borussia M'Gladbach contro la capolista Bayern. I bavaresi, per la prima volta da quando Heynkes è subentrato ad Ancelotti, maturano un risultato a loro sfavorevole. A decidere la sfida vi hanno pensato Hazard (su rigore) e Ginter. Inutile la rete di Vidal ad un quarto d'ora dalla fine del match.


Approfitta dello scivolone del Bayern Monaco il Lipsia, il quale di fronte al proprio pubblico si impone senza troppi affanni sul Werder Brema.
A decidere la sfida, vi hanno pensato Keita nella prima frazione di gara e Bernardo nella ripresa. Il Lipsia è ora al secondo posto solitario in classifica, a meno tre punti dalla capolista.

Il picco più alto di spettacolarità, emozioni e goal, lo si è toccato durante la sfida tra Borussia Dortmund e Schalke 04, il sentitissimo derby della Ruhr.
Al Signal Iduna Park, dinnanzi ai propri sostenitori, partono forte i gialloneri desiderosi di riscatto dopo le ultime sfide senza vittoria. Uno scatenato Aubameyang porta in vantaggio i padroni di casa, dando inizio al monologo Dortmund nella prima frazione di gara. In rapida successione arrivano infatti le marcature di Gotze, Guerreiro e l'autorete di Stambouli. 
Nella ripresa, quando tutto sembra già scritto, gli uomini di Tedesco trovano con Burgstaller l'inaspettata rete che riaccende le speranze biancoblu. Harit e Caligiuri accorciano ulteriormente le distanze e, in pieno recupero, Naldo trova la rete del pareggio. Espulso Aubameyang.

Brutto stop per l'Hoffeneim che in casa dell'Amburgo viene annichilito con un sonoro e pesante tre a zero; dopo la sfortunata autorete di Akpoguma, sono le reti di Kostic e Jung ad affossare gli ospiti.

Altri risultati: Ausburg-Wolfsburg 2-1, Friburgo-Mainz 2-1, Eintracht Francoforte-Bayer Leverkusen 0-1, Hannover-Stoccarda 1-1, Colonia-Hertha Berlino 0-2.

Ligue 1
Dopo un sabato non privo di spettacolo, è la domenica a regalare ai tifosi d'oltralpe le emozioni maggiori. 
La prima squadra di vertice a scendere in campo è stata il Lione che, all'Allianz Riviera, si è sbarazzato senza alcuna fatica del Nizza di Mario Balotelli. Il cinque a zero maturato in favore degli ospiti porta le firme di Cornet, Diaz, Maolida e Depay (doppietta). Il Nizza con la sconfitta maturata scivola così al terzultimo posto in classifica mentre il Lione aggancia il Monaco al secondo posto.

Al Velodrome di Marsiglia la squadra di casa, pur dominando in lungo ed in largo, conclude il match contro il Guingamp con una sola rete di vantaggio grazie al sigillo del talento Thauvin.

Posticipo di gala allo Stade Louis II, dove i padroni di casa del Monaco hanno ospitato il Paris Saint-German, capolista dell'attuale Ligue 1. Nonostante una partita scorbutica e di difficile interpretazione, i parigini hanno conquistato meritatamente i tre punti, facendo propria la partita per due reti ad una. Cavani nella prima frazione e Neymar su rigore nel secondo tempo stendono i monegaschi, in goal con Moutinho. Con la vittoria di oggi, la squadra di Emery allunga sul secondo posto, portandosi dopo appena quattordici giornate a nove lunghezze da Lione e Monaco.

Tra le altre partite, spicca la seconda sconfitta consecutiva subita dal Nantes di Claudio Ranieri. Contro il Rennes, il Nantes a lungo in dieci uomini per l'espulsione di Pallois, crolla per due reti ad una. A decidere la sfida una doppietta di Khazri.

Altri risultati: St.Etienne-Strasburgo 2-2, Digione-Tolosa 3-1, Troyes-Angers 3-0, Montpellier-Lilla 3-0, Metz-Amiens 0-2, Caen-Bordeaux 1-0.

Liga BBVA
La tredicesima giornata della Liga BBVA si è aperta nel segno della città di Madrid. Nel sabato di anticipi, si sono infatti messe in mostra entrambe le compagini della capitale spagnola.


Il Real Madrid, dinnanzi al pubblico amico, stende con qualche affanno di troppo il Malaga, penultimo in classifica. A decidere la sfida, vi ha pensato Cristiano Ronaldo tornato finalmente al goal in Liga. Di Casemiro e Benzema le altre reti Blancos; inutili le marcature ospiti di Rolan e Castro.

Vittoria nitida e convincente quella dell'Atletico Madrid, il quale dopo aver battuto la Roma in Champions League, ha fatto tappa all'Estadi Ciutat de Valencia. Qui, contro il malcapitato Levante, i Cholconeros hanno fatto loro i tre punti asfaltando per cinque reti a zero i padroni di casa. A segno Gameiro e Griezmann (doppietta per entrambi), oltre alla sfortunata autorete di Rober.

Finisce con un pareggio il big match del Mestalla tra la capolista Barcellona ed il Valencia, seconda forza del campionato. Al vantaggio iniziale dei padroni di casa firmato da Rodrigo, ha risposto a dieci minuti dalla conclusione Jordi Alba. Annullato ingiustamente nella prima frazione di gioco un goal a Messi, abile nell'approfittare di un clamoroso errore dell'ex Juventus Neto.

Altri risultati: Real Betis-Girona 2-2, Celta Vigo-Leganés 1-0, Alavés-Eibar 1-2, Deportivo-Atletic Bilbao 2-2, Real Sociedad-Las Palmas 2-2, Villareal-Siviglia 2-3.

                                                                 -Scritto da A-

Signore e signori, ecco a voi la Serie A


La settimana che, con lo scoccare della mezzanotte ha preso vita, ha fatto calare il sipario sulla quattordicesima giornata della Serie A Tim, ad esclusione del match tra Atalanta e Benevento in programma questa sera alle ore 20:45 all'Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo.


La giornata che con stasera si chiuderà ufficialmente, ha lasciato poco spazio all'immaginazione vedendo di fatto rispettati tutti, o in larga maggioranza, i pronostici della vigilia. 
Grossi scossoni nelle posizioni di vertice della classifica non vi sono stati registrati, infatti ad eccezione della Roma di Eusebio Di Francesco e della Lazio di Simone Inzaghi, tutte le prime della classe hanno agevolmente portato a casa i tre punti. 

Aperta sabato pomeriggio con l'incredibile e sorprendente vittoria del Bologna sulla lanciatissima Sampdoria (vittoriosa nel turno precedente sulla Juventus), affossata per tre reti a zero al Dall'Ara, la quattordicesima di A è proseguita con le vittorie delle due veronesi. Il Chievo si è infatti liberato in rimonta per due reti ad una della Spal mentre il Verona di Pecchia ha portato a casa i tre punti andando a sconfiggere al Mapei Stadium il Sassuolo. 

La prima Big dell'attuale campionato a scendere in campo è stata l'Inter, la quale di scena a Cagliari non ha tradito le aspettative. La gara affrontata dai neroazzurri con pressing alto e gioco ultra offensivo, ha pagato i dividendi sperati e la banda Spalletti ha così potuto portare a casa i tre punti, blindando di conseguenza il secondo posto in classifica. Decisivi ai fini della vittoria Marcelo Brozovic e soprattutto Maurito Icardi che, con la doppietta messa a segno contro i rossoblu, si è issato al vertice della classifica marcatori con ben quindici sigilli.
Inutile per i padroni di casa la bella rete siglata da Pavoletti.

La domenica all'insegna del pallone ha visto scendere in campo tutte le Big del nostro campionato seppur ad orari differenti. Dopo lo scialbo zero a zero maturato a San Siro tra il Milan ed il Torino, la scena l'ha presa tutta il Napoli che, pur apparendo più stanco del previsto, ha conquistato i tre punti contro un'ottima Udinese. I friulani, dopo l'avvicendamento in panchina tra Del Neri e Oddo, hanno saputo imbrigliare la fantasia e la vena offensiva dei partenopei, venendo infilati solo dalla sciocchezza di Angella autore del fallo da calcio di rigore ai danni di Maggio. Rigore non trasformato da Jorginho, abile però ad avventarsi per primo sulla ribattuta e trasformare in goal quanto prima sbagliato.

Pomeriggio difficile invece quello della Roma che, come sopra accennato, non è riuscita a portare a casa i tre punti dalla trasferta in terra genovese. Contro i rossoblu, la squadra capitolina ha accusato chiari segni di stanchezza e nonostante il vantaggio firmato El Shaarawy (il quale ha sottolineato una volta ancora il suo strepitoso momento di forma) si è fatta raggiungere dalla squadra di casa per mano del suo capitano Daniele De Rossi, autore della sciocchezza che ha generato il calcio di rigore trasformato da Lapadula.

Partita povera di occasioni quella dell'Olimpico tra Lazio e Fiorentina, dove al vantaggio iniziale di De Vrij ha risposto in pieno recupero Babacar su Rigore. Anche in questa circostanza decisivo ai fini dell'assegnazione del penalty il VAR che, al 93' minuto di gioco, ha consentito ai viola di riacciuffare la parità.

Nel posticipo serale la Juventus di scena all'Allianz Stadium ha fatto suoi i tre punti contro un modesto Crotone, mantenendo così invariate le distanze dalle prime posizioni occupate dal Napoli e dall'Inter, guarda caso le prossime avversarie dirette dei bianconeri.
Pur giocando ad alti livelli solo la ripresa, i ragazzi di Massimiliano Allegri hanno annichilito i rossoblu per tre reti a zero grazie alle reti di Mandzukic, De Sciglio e Benatia.

Risultati: Bologna-Sampdoria 3-0, Chievo Verona-Spal 2-1, Sassuolo-Hellas Verona 0-2, Cagliari-Inter 1-3, Milan-Torino 0-0, Udinese-Napoli 0-1, Genoa-Roma 1-1, Lazio-Fiorentina 1-1, Juventus-Crotone 3-0;

                                                                 -Scritto da A-



venerdì 24 novembre 2017

Borg McEnroe


(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.comingsoon.it)
Trama: Ci troviamo nell'estate del 1980, poco prima del torneo tennistico più famoso del mondo, Wimbledon. I favoriti al titolo non potrebbero essere più diversi; da un lato il campione in carica Bjorn Borg, l'"Uomo di ghiaccio" che cerca il record mai raggiunto di 5 vittorie consecutive nel torneo inglese; dall'altra il giovane astro nascente americano, John McEnroe, noto al grande pubblico come un giocatore più irascibile che bravo. Lo scontro in finale era inevitabile, tutti lo aspettavano e ha dato vita al match, a detta dei più grandi, più bello di sempre.

Ideatore: Janus Metz Pedersen.

Anno: 2017, da inizio novembre in tutte le sale d'Italia.


(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.comingsoon.it)

Interpreti: Sverrir Gudnason (Bjorn Borg), Shia LaBeouf (John McEnroe), Stellan Skarsgard (Lennart Bergelin), Tuva Novotny (Mariana Simionescu).

Genere: drammatico, sportivo e biografico.

Commento: La violenza delle aspettative porta all'autodistruzione. Ne sa qualcosa Bjorn Borg, che nonostante sul campo non mostrasse emozioni, viveva un dramma interiore che lo lacerava ogni giorno di più. L'ossessione di essere il migliore porta via molte cose al talento svedese, ad ostacolarlo e a decidere il suo destino tra la leggenda e il baratro dell'anonimato si trova a fronteggiare un'atleta più giovane di lui e con la stessa sete di vittoria. Ah, la somiglianza dell'attore Gudnason con il tennista svedese è impressionante!

McEnroe è interpretato alla perfezione dal movimentato attore Shia LeBaouf, che incarna appieno le sregolatezza di un ragazzo costretto a mostrare a tutti di essere molto più di un semplice bad boy.

Vanno fatti i complimenti al regista Pedersen e allo sceneggiatore Ronnie Sandhal, ma i maggiori applausi vanno fatti alle colonne sonore, composte da Vladislav Delay e Jonas Stauck.
Standing ovation per la fotografia di Niels Thastum capace di catturare al meglio le emozioni e l'agonismo che possono fuoriuscire da una finale Wimbledon.

Tensione, Sport e Passione. In questo film c'è tutto per far rivivere una delle rivalità più epiche del mondo dello sport, in un periodo in cui uno "sport considerato per gentiluomini stava sempre più diventando uno spettacolo tra rockstar" (cit.).

Andre Agassi disse che ogni match di tennis è una vita in miniatura, per cui godetevi questo spaccato di vita di 100 minuti. Consigliatissimo!


Scritto da L.

Bakuman

Trama: La storia narra di due ragazzi delle medie: Mashiro, abile disegnatore vincitore di alcuni premi, e Takagi, famoso scrittore con ottimi voti. Takagi, notando la bravura nei disegni di Mashiro lo convince ad unirsi a lui per intraprendere la carriera di mangaka. Ad unirsi a loro ci saranno Azuki, innamorata e ricambiata di Mashiro che sogna di diventare una doppiatrice, e Kaya, che li assisterà durante i loro lavori e li aiuterà a scegliere lo pseudonimo Muto Ashirogi, composto dai kanji dei loro nomi col significato di "Sogno" e "Realizzare".


Anno: 2008 - 2013

Genere: Commedia, Dramma, Sentimentale, Stile di Vita.

Recensione: Dopo il successo dato da Death Note la
coppia Ohba-Obata decide di cambiare genere, buttando via Dei, quaderni e indagini per gettarsi sui... manga. La storia si svolge in maniera ottimale, soprattutto nei primi volumi, dove la crescita di Mashiro e Takagi è descritta molto bene e i nuovi personaggi vengono introdotti senza troppe forzature. Tutto ciò contribuisce a migliorare Bakuman grazie anche al suo punto forte: la creazione dei manga. Si viene infatti a conoscenza dei vari passaggi necessari a creare un manga e del funzionamento interno di Weekly Shonen Jump, una delle più famose riviste di manga in Giappone.  La cosa interessante sarà infatti il processo di creazione dei manga, l'importanza dell'editor, il funzionamento della rivista, i sondaggi di popolarità, ecc. Se fosse tutto qua sarebbe noioso, infatti è decisamente ben romanzato in alcune parti e vengono inseriti dei capitoli di stacco che comunque si integrano bene col resto della storia. Unico difetto è la lunghezza del manga, a mio parere esagerata. Infatti dopo un po' ci si ritroverà a leggere e rileggere sempre la stessa storia, in cui lo schema principale è fisso e ripetitivo. Il carattere dei personaggi sono piuttosto normali, cosa decisamente azzeccata, e non è presente un vero e proprio villan, ma piuttosto c'è una sorta di amicizia/rivalità con gli altri autori.


E voi lo sapevate che..?


Signori e signore, ragazzi e ragazze, quanti di voi ascoltando le loro suadenti melodie, per radio o su youtube, ne sono rimasti incantati?

Stiamo parlando dei Coldplay, il gruppo alternative rock britannico nato nella capitale del Regno Unito venti anni or sono.
La band formata da Chris Martin (front-man, voce e chitarra), Jonny Buckland (chitarra elettrica), Will Champion (batteria) e Guy Berryman (basso), nonostante la sua formazione avvenuta nel 1997 raggiunse il successo mondiale solamente tre anni dopo con Parachutes, il loro album d'esordio.
Tra le varie tracce di quello che ad oggi rappresenta il disco di lancio dei Coldplay, spiccava il brano Yellow secondo estratto di quel fortunato capolavoro artistico, vincitore nell'anno 2001 del NME Awards.
Negli anni sono state date differenti interpretazioni al singolo: in molti sostengono la tesi che esso sia un tributo alla madre di Chris Martin, deceduta di cancro  poco prima, mentre altri suppongono che il front-man stesso canti e narri le lodi della ragazza da lui amata, attraverso dei paragoni con le stelle.
In pochi, anzi pochissimi sanno invece che il titolo della canzone venne in mente alla band dopo che la sua voce solista Chris Martin, ancora indeciso sul titolo da adottare, notò una copia delle odierne pagine gialle e trovando che la parola fosse particolarmente orecchiabile la adoperò come titolo.
Una vera e propria intuizione che lanciò la band verso il successo globale che da lì in avanti intrapresero.

                                                             -Scritto da A-

giovedì 23 novembre 2017

Champions League

Champions League

Gruppo A
Lo United inciampa in Svizzera contro un Basilea intento a dare il tutto per tutto. Nei minuti finali arriva il goal vittoria di Lang che consente ai rossoblu di giocarsi il passaggio del turno all'ultimo match.
Il Cska, in casa, batte senza difficoltà la compagine del girone A Benfica, ma dovrà giocarsi l'accesso agli ottavi contro i Red Devils all'Old Trafford.

CLASSIFICA: Manchester United 12, Basilea 9, CSKA Mosca 9, Benfica 0.

Gruppo B
Il dominio Paris e Bayern continua. Si giocheranno la testa di serie del girone nell'ultima partita all'Allianz Arena, con uno scontro diretto che si anticipa al cardiopalma. Il Psg passeggia sul Celtic con le doppiette di Cavani e Neymar, si aggiungono al festival del goal anche Dani Alves, Verratti e Mbappè.
I bavaresi non senza qualche difficoltà riescono a portare a casa la vittoria contro l'Anderlecht, grazie al solito Lewandowski e alla zuccata di Tolisso; a nulla serve il goal del momentaneo pareggio dei belgi di Hanni.

CLASSIFICA: PSG 15, Bayern Monaco 12, Celtic 3, Anderlecht 0.

Gruppo C
Uno dei gironi più aperti e più spettacolari di tutti. La Roma schianta al Wanda Metropolitano contro un'Atletico chiamato a far punti per credere ancora nella qualificazione. La rovesciata di Griezmann è da vedere e rivedere, un colpo balistico di rara bellezza. Chiude i conti, dopo l'espulsione di Bruno Peres, Gameiro scavalcando Alisson e appoggiando in porta.
Il Chelsea si riappropria del comando del girone, complice la sconfitta dei giallorossi, sovrastando un brutto Qarabag. Alla doppietta di Willian si aggiungono i goal dal dischetto del fantasista belga Hazard e dell'uomo assist della squadra Fabregas.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Atletico de Madrid)

CLASSIFICA: Chelsea 10, Roma 8, Atletico Madrid 6, Qarabag 2.

Gruppo D
Lo Sporting ci crede ancora e sfrutta il pareggio a reti bianche allo Stadium tra Juve e Barca.
Il gigante tedesco Dost fa la voce grossa, segnando due goal che mettono in discesa la gara per i portoghesi, chiude la pratica Bruno Cesar.
Ora la Juve per stare tranquilla dovrà augurarsi di vincere in Grecia e che i catalani non facciano scherzi al Camp Nou.

CLASSIFICA: Barcellona 11, Juventus 8, Sporting Lisbona 7, Olympiacos 1.

Gruppo E
Altro gruppo in totale equilibrio che vede una lotta sanguinolenta tra tre squadre per due posti. Il Liverpool spreca tre goal di vantaggio (doppietta Firmino e goal Manè), facendosi recuperare nel secondo tempo da un Siviglia in missione per conto del proprio allenatore. Infatti nell'intervallo il manager degli andalusi, Eduardo Berrizzo, ha detto ai suoi di aver scoperto di soffrire di un cancro al pancreas. Non serve dire altro che i suoi giocatori fanno l'impresa, dopo la doppietta di Ben Yedder, arriva all'ultimo secondo il goal del 3-3 con Pizarro. Fischio finale, tutti giustamente ad abbracciare il mister!
Lo Spartak spreca una signora opportunità, pareggiando in casa con il Maribor. Carrera dovrà spronare i suoi a dare tutto nell'ultima tesissima partita contro il Liverpool ad Anfield.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Sevilla FC)

CLASSIFICA: Liverpool 9, Siviglia 8, Spartak Mosca 6, Maribor 2.

Gruppo F
Il Napoli si gioca le sue ultime carte al San Paolo contro lo Shakhtar. Dopo un primo tempo insapore i partenopei straripano nella ripresa con Insigne (goal meraviglioso), Zielinski e Mertens.
Il City, a punteggio pieno, fatica più del previsto in casa col Feyenoord, ma alla fine basterà un goal nei minuti finali di Sterling per permettere a Guardiola di cercare un passaggio del turno insperato a pieni punti.
Sarri e i suoi hanno ancora una flebile speranza ma ci devono credere!


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale SSC Napoli)

CLASSIFICA: Manchester City 15, Shakhtar Donetsk 9, Napoli 6, Feyenoord 0.

Gruppo G
Il Besiktas può festeggiare il passaggio del turno come prima in classifica con un turno d'anticipo. Basta un pareggio in casa contro il Porto per certificare il passaggio agli ottavi come testa di serie e così avviene. Infatti al goal di Felipe per i portoghesi, risponde il goal dell'ex talentino, scuola Benfica, Talisca per far partire la festa in Turchia.
Il Lipsia calpesta un Monaco che pare il cugino molto alla lontana della squadra che l'anno scorso raggiunse le semifinali. Solo Falcao prova a spronare i suoi ma contro un Timo Werner del genere si può fare ben poco.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Besiktas)

CLASSIFICA: Besiktas 11, Porto 7, RB Lipsia 7, Monaco 2.

Gruppo H
Gli Spurs di Pochettino continuano la loro cavalcata contro un Borussia irriconoscibile. Nonostante lo svantaggio, il Tottenham pareggia con l'uragano Kane e supera gli avversari con Son. Dortmund in crisi nera, rischia anche di non arrivare terza.
Il Real annienta l'Apoel a Cipro. CR7 torna al goal e con lui anche Benzema, per chiudere il set arrivano anche le reti di Modric e Nacho.

CLASSIFICA: Tottenham 13, Real Madrid 10, Borussia Dortmund 2, APOEL 2.

Scritto da L.